Luigi Di Maio verso l’addio alla guida del Movimento 5 Stelle, ma il suo staff nega

10/01/2020 di Enzo Boldi

Isolato e quasi messo alle corde. Come un pugile all’ultimo round che aspetta il verdetto della giuria (in questo caso il doppio voto delle Regionali in Emilia-Romagna e Calabria del prossimo 26 gennaio). Ma la decisione del Movimento 5 Stelle potrebbe arrivare ancor prima del gong, gettando la spugna. E a pagare per tutto questo – cioè il picco negativo dei consensi elettorali – sembra essere proprio il capo politico. E a riportare la notizia è Il Fatto Quotidiano, giornale da sempre molto addentro alle questioni pentastellate: Luigi Di Maio è pronto a fare un passo di lato (anche se non volontario) e lasciare vacante la sua leadership.

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Nessun capo, tutti capi. Il futuro del Movimento 5 Stelle sembra essere segnato, con una sorta di ritorno alle origini. Ma più strutturato. Secondo l’indiscrezione – che data la vicinanza ai pentastellati sembra essere molto affidabile – del quotidiano diretto da Marco Travaglio, il passo di lato potrebbe arrivare prima del voto in Emilia-Romagna e Calabria. Come indicano i sondaggi, infatti, alle Regionali ci sarà un quasi sicuro flop dei candidati del M5S. Si parla di percentuali molto basse, intorno al 4/5%.

 

Di Maio sta per esser messo “di lato” dal M5S

Cifre irrisorie che confermano come i pentastellati, soprattutto a livello locale, non siano quasi mai riusciti a convincere l’elettorato. E buona parte delle responsabilità – più volte sottolineate dai fuoriusciti  e cacciati – risiederebbe proprio nella cattiva gestione avuta da Luigi Di Maio da quando, nel marzo 2018, il Movimento 5 Stelle divenne il partito più votato dagli italiani.

La delusione e il cambiamento

Poi il baratro, ma con due Esecutivi a trazione gialla che hanno guidato – e stanno guidando – l’Italia. Ma la mancanza di dialogo e confronto ha provocato un malumore interno che si è riversato anche sull’elettorato. Oltretutto, alcune vecchie battaglie pentastellate sono andate perse tra gli scranni parlamentari. Un cambiamento che non è piaciuto. E ora, dando per buono quel che dice Il Fatto Quotidiano, si tenta la svolta.

La smentita dello staff

Poche ore dopo la pubblicazione e l’uscita nelle edicole de Il Fatto Quotidiano, arriva il duro attacco dello staff del ministro dell’Interno che rimprovera il giornale di Travaglio di aver fatto l’apertura su un retroscena privo di fondamento, magari basandosi sul sentimento e le indicazioni di qualcuno che (all’interno del Movimento 5 Stelle) vuole far intraprendere quella strada di contestazione.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Luigi Di Maio)

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