Nessuno vuole essere Di Maio. Lo critica anche Di Battista: «Si è fatto mettere all’angolo»
09/10/2018 di Enzo Boldi
La solitudine di Luigi Di Maio. Il vicepremier e leader politico del Movimento 5 Stelle è rimasto quasi solo a combattere e a mettere la faccia sul Def. L’altro firmatario del contratto di Governo, Matteo Salvini, pubblicamente se ne lava le mani, il Ministro dell’Economia Giovanni Tria ha ceduto alle richieste e ora sembra guardare tutti dalla riva del fiume, Beppe Grillo lo prende in giro con i video su Facebook e anche Alessandro Di Battista sembra aver messo in un angolo Di Maio. La ricostruzione della fase di stallo all’interno dei pentastellati è stata fatta da Il Giornale.
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È un po’ come quando in una squadra di calcio i giocatori non si sopportano e chi fa gol si ritrova a esultare da solo. Lo stato dell’arte all’interno del Movimento 5 Stelle sembra essere molto meno felice di quanto ci si possa aspettare. Colpa del Def, colpa delle promesse. Il Giornale racconta di un retroscena che testimonia la tensione all’interno dei pentastellati con addirittura Alessandro Di Battista – sì, proprio lui che insieme a Di Maio ha portato avanti il movimento grillino fin dai primi vagiti – che ha criticato l’operato del suo amico di militanza.
Di Maio abbandonato, tutti hanno messo Gigi nell’angolo
«Luigi si sta facendo mettere all’angolo», è la confidenza – riportata da Il Giornale – fatta a un collega di partito da Alessandro Di Battista. Tensione da Games of Thrones? Fatto sta che, pubblicamente, Di Maio appare sempre più l’unico a metterci la faccia quando si parla di Def e reddito di cittadinanza. Nei giorni scorsi anche Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, lo ha preso in giro su Facebook con un video.
Di Maio abbandonato e a «rischio licenziamento»
L’atteggiamento della «dirigenza» pentastellata potrebbe voler dire una sola cosa. Nel caso in cui ci dovesse essere una crisi di governo, la prima testa a saltare potrebbe essere quella di Luigi Di Maio. Da frontman a dietro le quinte il passo è breve. E senza reddito di cittadinanza.
(foto di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)