Di Battista ha confessato di dire sempre le stesse cose

29/11/2019 di Enzo Boldi

Lui si definisce «né di destra, né di sinistra» e per questo contesta la ricostruzione giornalista fornita da La Repubblica – dopo la sua intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano – che lo ha messo in contrapposizione con Beppe Grillo che, come dichiarato pubblicamente, ha detto a Luigi Di Maio di virare sensibilmente verso sinistra. E con un lungo post pubblicato sulla propria pagina Facebook, ribadisce un concetto: «Ho ribadito le mie idee, e sono sempre le stesse».

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«Ieri ho rilasciato un’intervista a Il Fatto Quotidiano. Ho ribadito le mie idee, e sono sempre le stesse. Ho insistito sulla necessità di una legge sul conflitto di interessi (oggi non si corrompe più con le bustarelle, si ‘corrompe’ con consulenze e pagando politici per partecipare a convegni e conferenze) – ha scritto Alessandro Di Battista su Facebook -. Ho parlato del sacrosanto recupero di tasse non versate da parte della Chiesa Cattolica e di altri istituti religiosi».

Di Battista ripete sempre le stesse cose: lo dice lui stesso

L’attivista del Movimento 5 Stelle – che, adesso, sembra essere in procinto di tornare alla casa madre dopo essersi fatto da parte per dedicarsi ad altro -, sostiene dunque di ripetere sempre le stesse cose. Sempre e da sempre. E i temi sono gli stessi: dalla nazionalizzazione delle autostrade, al suo parere contrario rispetto al Mes. Fino ad arrivare all’Imu non versato dalla Chiesa. Insomma, nel suo post-verità Alessanro Di Battista vuole sottolineare la propria coerenza su i diversi temi affrontanti nel corso della sua intervista.

Il capitolo Open-Renzi

E c’è spazio anche per una frecciata al veleno contro Matteo Renzi e le indagini sulla fondazione Open che organizzava la Leopolda di Firenze. Il tutto con un invito ai colleghi penstastellati, che devono essere consci del loro potere: «Accelerate sul conflitto di interessi, sulla nazionalizzazione di autostrade, sulla commissione di inchiesta sul finanziamento ai partiti, sul recupero dell’IMU non versato dagli istituti religiosi. Vedrete che i renziani passati a Italia “Morta” o quelli lasciati a fare politicamente da “palo” nel PD in Parlamento voteranno tutte le nostre proposte anche perché, se si dovesse andare ad elezioni adesso, non solo prenderebbero meno voti di Calenda ma molti di loro perderebbero l’immunità parlamentare e mai come ora credo ne abbiano bisogno».

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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