Caso Sarti, anche Alessandro Di Battista vittima dell’hackeraggio della posta | VIDEO

Non c’è soltanto Giulia Sarti. La fuga di materiale personale colpì tutto il Movimento 5 Stelle non appena entrò in Parlamento. Nel 2013, infatti, ci fu un hackeraggio complessivo delle password delle mail di diversi parlamentari. Tra questi, ovviamente, Giulia Sarti, ma anche Alessandro Di Battista che l’inviato de Le Iene Filippo Roma è riuscito a intercettare dopo oltre un mese di silenzio e di lontananza dai social e dal piccolo schermo.

Di Battista vittima di hackeraggio della casella mail

La Iena Filippo Roma chi ha chiesto se ricordasse le password usate all’epoca e se quella per l’account email e quella per il sistema operativo dei Cinque Stelle coincidessero. «Non posso escluderlo –  ha risposto Di Battista -. Con le password sono sempre stato un pippone quindi non escludo che usassi la stessa password». Di Battista, inoltre, a confermato a Filippo Roma che all’epoca decise di non denunciare l’episodio.

Le rivelazioni della fonte ex pentastellata sull’hackeraggio di Di Battista e di altri deputati

Scelta, del resto, che era stata fatta anche da altri deputati del Movimento 5 Stelle, che temevano l’esplodere di un caso che avrebbe condizionato pesantemente lo stesso Movimento. Stando a quanto dichiarato da un ex deputato pentastellato, infatti, un altro parlamentare M5S, Stefano Vignaroli, disse che «l’indagine su chi avesse hackerato gli account di alcuni parlamentari M5S si fermò quando si accorsero che il lavoro di accesso fu fatto da delle macchine della Camera». Vignaroli, contattato in seguito, ha affermato di non avere idea della veridicità dell’affermazione della fonte intervistata da Le Iene. 

L’ex deputato intervistato da Le Iene, addirittura, fa capire che dietro a questa fuga di dati potrebbe esserci stata la stessa Casaleggio Associati: «Loro hanno verificato su varie caselle se la password che era inserita nell’archivio della Casaleggio era uguale a quella che era messa sulle caselle di posta elettronica – ha detto a Le Iene -. Dove l’hanno trovata funzionante sono entrati direttamente nelle caselle e da lì hanno recuperato tutte le informazioni, e stanno ancora girando email, messaggi, cazzate, etc.».

[Screenshot della puntata de Le Iene del 19 marzo]

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