Speranza dice di non aver mai parlato di delazione

Le parole del Ministro della Salute a Di Martedì

13/10/2020 di Enzo Boldi

Dopo il suo intervento a Che Tempo che Fa (domenica scorsa su Rai3), Roberto Speranza è tornato a parlare delle misure restrittive inserite nell’ultimo dpcm. In particolare, il Ministro della Salute ha sottolinea l’aspetto della raccomandazione sull’evitare feste private in casa, argomento su cui si è scatenato un ampio dibattito pubblico e politico. Ora sostiene che non abbia mai parlato di delazione e non abbia mai lanciato inviti ai vicini di casa a ‘fare la spia’.

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«Nessuno ha mai parlato di delazione, non appartiene alla nostra cultura. Gli italiani hanno dimostrato di essere straordinari in questi mesi, soprattutto nelle settimane più complicate – ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza nel suo consueto punto settimanale in collegamento con Di Martedì, su La7 -. Quando scegliamo una strada come quella dei divieti previsti nei dpcm o di forti raccomandazioni, come quelle che riguardano la presenza di persone non conviventi nelle abitazioni, lo facciamo nella piena consapevolezza che la chiave per vincere questa sfida e’ la sintonia tra le misure e il sentire comune delle persone. Questa è stata l’arma in più nei giorni più difficili».

Delazione o no, evitare le feste private in casa per contenere i contagi

Speranza, dunque, spiega come l’obiettivo di quella raccomandazione inserita all’interno dell’ultimo dpcm sia quello di sensibilizzare i cittadini a un senso civico. Gli ultimi dati, infatti, hanno fatto emergere un fattore: sono in crescita i cosiddetti ‘contagi in famiglia’. Un qualcosa di prevedibile e anche naturale nell’evoluzione del virus in un Paese che ha determinate regole, ma non un lockdown che limita i contatti.

Le maglie più strette dell’ultimo dpcm

«Questo Dpcm segna un cambio di fase perché per la prima volta dopo molti mesi si fa una misura che è costretta di nuovo a prendere alcuni provvedimenti – ha proseguito Speranza -. Sono ancora provvedimenti molto particolari, tentativi di intervenire su alcune occasioni di contagio abbastanza specifiche, però è chiaro che segnalano un atteggiamento diverso che tutti dobbiamo avere. È responsabilità di tutti provare ancora una volta a riportare la curva sotto il pieno controllo, abbassarla ed evitare che il contagio possa ancora aumentare».

(foto di copertina: da Di Martedì, La7)

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