Bugliano torna in trend per le decorazioni natalizie vietate nella scuola elementare

Anche per questo Natale 2021 non può mancare la trollata del comune più social d'Italia, et voilà: la storia delle decorazioni natalizie vietate a Bugliano

10/12/2021 di Ilaria Roncone

Dopo la sparizione dello scorso aprile – durata circa un mese – il Comune di Bugliano (aka uno degli account social che riesce a trollare più persone in Italia) è tornato in trend su Twitter sotto Natale 2021. La ragione? Il fantomatico divieto di decorazioni natalizie nella scuola primaria Bava Beccaris di Bugliano. L’indignazione social ha cominciato a diffondersi nella giornata di ieri e stamattina il social è un campo di battaglia fatto di retweet di quelle persone che, come sempre succede quando si tratta di questo account satirico, cadono nel tranello. Stavolta, nonostante gli indizi per capire che si tratta di una trollata ci fossero tutti, la storiella veicolata dalla circolare “00666” è quella delle decorazioni natalizie vietate a Bugliano.

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Decorazioni natalizie vietate Bugliano, tra indignazione e spasso

Il copione è quello che abbiamo osservato tante altre volte quando si tratta dell’account del Comune di Bugliano. Lo scorso anno, appena prima di Natale, era toccato all’avvocato Edoardo Polacco – noto per schierarsi contro i Dpcm di Conte – che ci era cascato con tutte le scarpe. L’uomo era arrivato ad annunciare la richiesta di destituzione del primo cittadino del comune fittizio per un’ordinanza sui controlli nelle case a Natale. Anche stavolta ci sono state reazioni di indignazione e, puntuali, le reazioni divertite alle reazioni.

Ne aveva parlato anche Bufale nella giornata di ieri e stamattina il social di Dorsey si sta riempiendo di tweet che prendono in giro chi ci è cascato. Alla fine dei conti, in effetti, basta leggerla quella circolare perché gli indizi sono tanti in tutto il testo. Qualche esempio tra i più evidenti: «Sarà altresì vietato portare a scuola renne, anche se dotate di museruola e guinzaglio» o quell’«hasta la victoria siempre!» finale. La via dell’istituto? Ovviamente via Lenin. E non manca nemmeno il tanto contrastato asterisco in quel «certa che tutt* comprenderanno la mia decisione». Insomma, esche su esche perché chi si scatena contro quello che viene definito “politicamente corretto” abboccasse.

Dal Comune di Bugliano anche per quest’anno è tutto.

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