I social hanno deciso: la storia della leghista che non affitta ai meridionali è stata costruita per denigrare Salvini

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I commenti ai vari articoli che hanno raccontato questa storia. E se la prendono anche con quotidiani abbastanza schierati a destra

Il vittimismo – insieme alle grida in caps lock dei leoni da tastiera – è uno dei mali che affligge il mondo di internet, in special modo da quando si sono diffusi i social network. La chiamano democrazia della rete, ma il più delle volte è la possibilità di ricorrere all’insulto libero senza la spada di Damocle della denuncia assicurata per diffamazione. In questo caso, però, non ci troviamo a parlare dei soliti insulti sessisti o discriminatori, ma di ipotesi di complotto lanciate e rilanciate. E così la vicenda della signora – che si è proclamata fieramente «razzista e salviniana» – che non ha affittato la propria abitazione a una ragazza perché meridionale, viene capovolta fino a rientrare tra le più sgangherate ipotesi di complotto da quando l’uomo inventò i social network. La storia denunciata da Deborah Prencipe, dunque, diventa una vicenda costruita ad arte per demonizzare Matteo Salvini.



E i commenti di questo tenore arrivano anche sotto articoli postati da testate apertamente schierate verso destra, ma ai lettori (ed elettori) della Lega – quando si legge il nome di Salvini interpellato per questa o quella vicenda – non guardano in faccia a nessuno. Infatti, molte delle ipotesi di complotto nei confronti del senatore del Carroccio ed ex Ministro dell’Interno si trovano tra i commenti della storia di Deborah Prencipe raccontata da Il Giornale.



I social decretano: la storia di Deborah Prencipe è una bufala contro Salvini

Una storia, una denuncia che diventa il modo di fare campagna elettorale contro Salvini. È evidente come dalle parti dei sostenitori del Carroccio ci sia l’abitudine a strumentalizzare questioni e vicende – come la legge regionale del Friuli impugnata o il rinvio dell’introduzione dell’educazione civica nelle scuole – solamente per far propaganda politica. E per questo, adesso, la denuncia della giovane pugliese Deborah Prencipe viene svilita a bufala anti-Salvini.



Le ipotesi di complotto leghiste

Invenzioni, dunque. Il tutto dall’alto della propria tastiera, nono conoscendo in alcun modo i fatti. Ci si basa solo sul fatto che se si parla di Salvini allora è un complotto, rivoltando e capovolgendo la realtà senza alcun riscontro. Una triste abitudine a cui, purtroppo, ci troviamo sempre più spesso davanti.