Paola De Micheli a Otto e Mezzo: «Non ci sarà un lockdown nazionale»

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti parla, però, di misure più rigide

23/10/2020 di Enzo Boldi

Non ci sarà una chiusura totale a livello nazionale, ma sono in arrivo altre misure rigide per cercare di contenere l’aumento dei contagi e far riabbassare la curva epidemiologica in Italia. La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli smentisce lockdown generale e sottolinea come questo non sia un tema su cui l’esecutivo intente puntare. Le ipotesi al vaglio – che potrebbero portare a decisioni nelle prossime ore – saranno a livello locale, in base alla situazione di ogni singola zona.

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«Non faremo nessun lockdown totale ma stiamo prevedendo misure molto più severe, perché il numero dei contagi è piuttosto preoccupante – ha detto Paola De Micheli a Otto e Mezzo -. Ma non saranno misure equiparabili a quelle di questa primavera, c’è una discussione in corso nel governo». Non una chiusura di tutto il Paese, dunque, ma iniziative chirurgiche in base alle esigenze (non solo in termini di contagio, ma di pressione sul sistema sanitario locale) Regionali e comunali. Insomma, questo è il mantra che il governo continua a ripetere da alcuni giorni.

De Micheli smentisce lockdown Nazionale

«Non mi piace il derby di queste ore tra economia e salute non esiste questo derby – ha proseguito Paola De Micheli -. Noi ci occupiamo delle persone, le quali hanno bisogno di lavorare, di mandare a scuola i figli e anche quella di proteggere la propria salute: stiamo cercando di trovare l’equilibrio tra tutti questi diritti. Sicuramente chi non ha bisogno di uscire per le necessità primarie, è meglio che resti a casa». Insomma, De Micheli smentisce lockdown nazionale proprio perché oltre alla salute c’è da tutelare anche l’economia.

La situazione trasporti

«Siamo l’unico paese al mondo che ha l’80% di capienza sui mezzi pubblici e non al 100%. Per tutta l’estate abbiamo studiato i flussi per la riapertura delle scuole e abbiamo rafforzato il trasporto pubblico locale. Ad oggi la presenza media sui trasporti pubblici si è abbassata al 40%, con punte al 65% – ha proseguito la Ministra -. La paura è comprensibile ma è bene sapere che le regioni hanno a disposizione 300 milioni di euro, e ad oggi ne hanno già spesi 120. Inoltre, se avessimo limitato la capienza al 50%, oltre mezzo milione di italiani non sarebbero potuti andare a lavorare. Poi diversi studi dicono che sui mezzi pubblici l’esposizione al contagio è bassa».

(foto di copertina: da Otto e Mezzo, La7)

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