De Magistris contro Saviano: «Parla male di Napoli, ma non la conosce» | VIDEO
11/03/2019 di Enzo Boldi
Nei suoi romanzi – trascritti su pellicola cinematografica e adattati anche a serie televisive di grande successo – Roberto Saviano ha sempre denunciato la parte più buia di Napoli. Quella fatta di atti criminali, spaccio di droga, omicidi, vessazioni e intimidazioni con un solo fine comune: i soldi. Lo scrittore napoletano, in Gomorra e non solo, ha dato una visione losca della città, ma il sindaco partenopeo Luigi De Magistris non ci sta e chiede più rispetto per tutte le cose belle che Napoli è in grado di regalare.
Intervistato da Massimo Giletti a Non è L’Arena su La7, il primo cittadino campano è tornato – ancora una volta – a chiedere più rispetto nei confronti di Napoli e dei suoi conterranei. La versione della città descritta da Roberto Saviano, seppur non attaccabile dal punto di vista fattivo parlando di criminalità, non è stata ancora digerita da Luigi De Magistris che si oppone alla logica del pensiero unico che vede Napoli come la culla di tutti i mali.
De Magistris torna ad attaccare Saviano
Luigi De Magistris ha invitato Saviano a parlare anche delle cose buone che Napoli sa regalare. «Saviano purtroppo non conosce Napoli, o fa finta di non conoscerla – ha detto a Giletti il primo cittadino partenopeo -. Dovrebbe parlare anche del bello per metterlo in contrapposizione con il male. Si racconta solamente l’inferno, dando un dipinto non veritiero e non mettendo il luce la possibilità di scelta tra il bene e il male».
Uno scontro che va avanti da tempo
Lo scontro tra i due si ripropone un’altra volta, dopo altre polemiche emerse nel corso del tempo. Già in altre occasioni, infatti, De Magistris aveva ribadito questa sua posizione nei confronti di Saviano. Una lotta atavica che mostra due visioni paritetiche della realtà anche se, come spesso capita, la verità sta nel mezzo. A Napoli (come in molte altre città d’Italia) la criminalità ha trovato un terreno fecondo per portare avanti i propri traffici. Ma questo non può demonizzare anche tutto ciò che di bello riesce a offrire.
(foto di copertina: collage Ansa)