De Magistris non arretra: «Il traditore è Salvini, dovrebbe dimettersi»

04/01/2019 di Redazione

Non si placa lo scontro sul decreto sicurezza e immigrazione contestato da numerosi sindaci di grandi città come Leoluca Orlando, Luigi de Magistris e Dario Nardella. Ieri il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha definito «amici dei clandestini» e «traditori» gli amministratori che minacciano di non applicare la legge. Oggi il sindaco di Napoli risponde definendo lui, il leader leghista, come «traditore» che viola la Costituzione.

De Magistris risponde a Salvini: «È lui il traditore»

«Matteo Salvini sta violando apertamente la Costituzione, sulla quale ha giurato, il traditore è lui e dovrebbe dimettersi. Le sue sono politiche disumane», ha affermato de Magistris in un’intervista al quotidiano Il Manifesto. Per il primo cittadino di Napoli «il governo lucra politicamente sulla propaganda fatta sulla pelle dei migranti, e i sindaci vengono lasciati da soli a gestire l’astio sociale, aizzato dall’esecutivo stesso ed esasperato dall’aumento delle imposte locali».

«Il dl Sicurezza – ha detto ancora de Magistris al Manifesto – crea una bomba sociale con il ridimensionamento degli Sprar a favore dei Cas, grandi contenitori di esseri umani senza servizi e strumenti di inclusione. Così si andrà a ingrossare la marginalità, spingendo le persone verso l’illegalità. Ed ecco creata l’emergenza sociale che serve alla propaganda leghista». Il sindaco di Napoli parla di «provvedimento razzista particolarmente odioso». «Mi auguro – ha aggiunto – che da alcune componenti più sensibili di questo governo si senta battere un colpo, altrimenti significa che Salvini è diventato il padrone. Ma dovrebbero dire qualcosa anche pezzi dei 5S che non si riconoscono nella deriva leghista del Movimento». E ancora: «Mi auguro che la sindaca di Torino si schieri, che Roberto Fico intervenga, lui che è così diverso da Di Maio, assolutamente allineato con Salvini».

(Foto di copertina da archivio Ansa: de Magistris in tv su Raitre nel corso del programma ‘In mezz’ora’. Credit immagine: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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