Per De Luca le scuole non possono riaprire il 14 settembre
De Luca ha raccontato durante una diretta Facebook la situazione in Campania
04/09/2020 di Ilaria Roncone
Per De Luca le scuole non saranno mai pronte per essere aperte il 14 settembre, non a queste condizioni. Durante la diretta Facebook di questo pomeriggio il governatore della Campani ha attaccato il governo e le misure prese, giudicate non sufficienti per permettere un rientro in sicurezza a metà settembre. Ha parlato anche dei precari da stabilizzare, della necessità di un preciso piano di vaccinazioni anti influenzali e di moltiplicare i tamponi: «A Fiumicino test rapidi sono stati finanziati dal ministero della Salute. Abbiamo chiesto anche noi stessi i test gratuiti e ora li invieranno anche a noi, saranno 15mila. Ma non bastano. Ne vogliamo almeno il doppio per usarli su test scolastici».
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«Sulla scuola distanza enorme tra parole e realtà»
Sottolineando come l’istruzione sia un ambito di competenza del governo e non delle regioni, De Luca ha affermato che la sua amministrazione ha fatto più d quanto previsto: «Stiamo facendo molto di più rispetto ai nostri compiti istituzionale. Ad oggi la situazione non è tale per aprire il 14 settembre. All’inizio della prossima settimana prenderemo la decisione definitiva». Il punto, adesso, è «fare arrivare in Campania più materiale possibile, ovvero banchi, strumenti igienico sanitari, risorse per aprire in sicurezza. Se avessimo deciso qualche settimana fa di ritardare l’apertura, qui in Campania non sarebbe arrivato un bel niente».
De Luca considera «sbagliato l’orientamento del governo»
La Campania – almeno prendendo in considerazione la situazione attuale – si muoverà in modo diverso su parte delle norme anti Covid a scuola, in particolare sulla misurazione della temperatura. «Pretendere di far misurare la temperatura a casa è fuori dal mondo. Abbiamo deciso di stanziare un bonus di 3000 euro per gli edifici scolastici per dotarsi di misuratori di temperatura. Test volontari? Credo sia sbagliato, deve essere obbligatorio in tutte le scuole. Le famiglie devono mandare negli istituti i figli in totale sicurezza. Servono test più rapidi che diano risultati nel minor tempo possibile».