De Luca contro Casalino: «Il 2,04% è opera sua: è il demonio»

Il portavoce del presidente del Consiglio viene indicato come più influente rispetto allo stesso presidente del Consiglio. Il paradosso della politica italiana si sta consumando da qualche mese, da quando cioè le vicende di Rocco Casalino fanno più discutere di quelle di Giuseppe Conte. La prova è data dalle parole del governatore della regione Campania, l’esponente del Pd Vincenzo De Luca.

De Luca contro Casalino: «Una figura malefica»

Con la sua proverbiale schiettezza, De Luca ha parlato della manovra e della revisione del rapporto deficit/pil dall’iniziale 2,4% all’attuale 2,04%. Secondo il governatore campano, che riprende una vulgata molto diffusa sui social network, il balletto delle cifre con l’insolita indicazione del secondo decimale dopo la virgola è tutta opera della strategia comunicativa del Movimento 5 Stelle. E, dal momento che il guru assoluto in questo campo è proprio Rocco Casalino, De Luca se la prende con lui.

In un suo intervento pubblicato dall’emittente locale LiraTV (che periodicamente incontra il governatore), Vincenzo De Luca ha affermato: «Quel 2,04% ci ha dato un’emozione. Secondo me, questa è opera del Casalino. Questi è una figura ormai malefica della vita politica del nostro Paese. Credo che l’abbia pensata lui: è un demonio. Questo è un vero e proprio tentativo di truffa nei confronti dei cittadini italiani. Passiamo dal 2,4% al 2,04%: confondiamo un po’ le idee, suona quasi uguale. E invece ci sono 7-8 miliardi di euro in meno nella manovra. Sono dei malviventi».

Le parole molto critiche di De Luca prendono di mira proprio il portavoce di Giuseppe Conte. Secondo la teoria dell’esponente del Partito Democratico, l’aver aggiunto una seconda cifra dopo il decimale, guardacaso uguale alla prima cifra dopo la virgola indicata in precedenza, è un’operazione in malafede. De Luca non è nuovo ad attacchi nei confronti degli esponenti del Movimento 5 Stelle. Nella sua personalissima galleria, mancava il trofeo di Rocco Casalino. Con queste parole, il governatore si è fatto un regalo di Natale.

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