L’ordinanza di De Luca che impedisce la movida: alle 23 tutto chiuso

Vincenzo De Luca ha parlato. Con la perentorietà alla quale ci ha tutti abituati da quando è cominciata l’emergenza coronavirus, il governatore della Campania ha stabilito che sul territorio della sua regione tutti i bar, ristoranti e locali dovranno chiudere entro e non oltre le 23. A questo si aggiunge la possibilità di chiusura delle aree pubbliche, con l’invito ai Comuni di vietare le attività nelle zone dove non è possibile rispettare le distanze di sicurezza.

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De Luca ha firmato un’ordinanza in cui vengono fissati precisi limiti di orario per evitare che i giovani si ammassino e facciano assembramento fuori dai locali nelle calde serate che stanno cominciando in questo periodo. «Bar, “baretti”, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante di bibite»: questi i principali obiettivi del provvedimento del governatore campano, che li addita come i luoghi della «cosiddetta movida». Evitare la propagazione dei contagi passa anche da questo e De Luca vuole fermare le migliaia di giovani che, in particolare nei fine settimana, a Napoli si ritrovano in alcune zone del centro, nelle zone Chiaia, Vomero, Bagnoli.

Chiudere le aree pubbliche in cui stare distanti non è possibile

Arriva anche a domandare ai sindaci dei vari Comuni campani di chiudere alcune porzioni di territorio pubblico, quelle aree in cui non è possibile garantire il rispetto delle distanze di sicurezza. Locali e bar – compresi «vinerie, gelaterie, pasticcerie» – dovranno «osservare l’obbligo di chiusura serale entro le ore 23, con la polizia municipale invitata a vigilare sul rispetto delle regole, compresa «la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».

 

(Immagine copertina dal profilo Facebook di De Luca)

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