L’accusa di sessismo nei confronti di De Laurentiis e il presidente del Napoli che dice di non ricordare

31/07/2020 di Enzo Boldi

Una vera e propria bufera si è alzata nella tarda serata di ieri nei confronti di Aurelio De Laurentiis. Secondo quanto riportato dall’Ansa, ci sarebbero stati momenti di tensione durante l’assemblea della Lega di Serie A a Milano, con il presidente del Napoli che avrebbe risposto piccato a una manager che gli contestava alcuni ritardi negli adempimenti relativi a tesserato del club. Durante l’accesa discussione, il patron della società partenopea avrebbe rivolto una frase sessista alla donna. Ma dallo staff del Napoli dicono che il Presidente non ricordi di aver pronunciato quelle parole.

LEGGI ANCHE > De Laurentiis lancia una frecciata al presidente della Repubblica: «Non è come gli altri, poteva venire»

Come riportato dall’Ansa, e spiegato anche dal quotidiano La Repubblica, il confronto dialettico tra Aurelio De Laurentiis e Viola Fabri – che ricopre il ruolo di Chief Operating Financial Officer della Lega di Serie A – sarebbe sfociato in una frase sessista e volgare da parte del presidente del Napoli: «Lei è una incompetente, vada a casa ad accudire i figli». Il tutto davanti agli occhi atterriti dei presenti.

De Laurentiis nella bufera per una frase sessista

Secondo le ricostruzioni, infatti, non si sarebbe trattato di una discussione vis a vis, ma quella frase sarebbe stata pronunciata di fronte a Giovanni Barbara – presidente del collegio dei revisori della Lega di Serie A – e gli alti vertici riuniti nella sala dell’hotel milanese in cui era in corso l’assemblea. Insomma, ci sarebbero moltissimi testimoni (si parla di circa 40 persone) che avrebbero anche redarguito il numero uno del Napoli per quella uscita fuori luogo.

La smentita

Nel raccontare questa vicenda abbiamo utilizzato molti condizionali. La ricostruzione dell’Ansa ha fornito la frase e le reazioni da parte dei presenti, ma in serata alcune persone molto vicine a De Laurentiis hanno provato a smussare gli angoli dicendo: «Il presidente non ricorda l’episodio e non ricorda di aver offeso nessuno». Però, il contesto in cui sarebbe stata pronunciata quella frase potrebbe portare a provvedimenti.

(foto di copertina: da finale di Coppa Italia, Rai 1)

Share this article