De Laurentiis: «Una donna che non sa cucinare mi rende scoglionato, il ruolo di madre e moglie è il più antico del mondo»

Le parole del presidente anche sugli chef: «Perché ci sono più uomini? Forse hanno più creatività»

02/09/2020 di Gianmichele Laino

Chi si aspettava qualche notizia di calciomercato sul Napoli è rimasto deluso. Tuttavia, c’è altro materiale da prendere in considerazione, emerso dalla conferenza a cui ha partecipato il presidente Aurelio De Laurentiis a Castel di Sangro. Il patron del Napoli, infatti, è intervenuto in un convegno dal titolo È tutta una questione di gusto, organizzato dalla Regione Abruzzo e che ha visto il confronto con chef e nutrizionisti tra i più importanti del panorama italiano.

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De Laurentiis sulle donne in cucina

Faranno molto discutere le parole del presidente del Napoli sul ruolo delle donne in cucina. La visione di de Laurentiis su questo punto di vista, infatti, è quantomeno opinabile: «La prima cosa che chiedo quando vedo una donna è: ‘sai cucinare?’. Quando mi rispondono ‘no’, io divento scoglionato. Perché capisco che dietro a quel no, si cela un discorso di responsabilità demandata, di squalificazione: tu uomo mi vuoi mettere lì dietro ai fornelli».

La differenza tra gli chef uomini e le chef donne

Non fermandosi qui, però, il presidente del Napoli ha messo in evidenza un altro aspetto: ha provato a dare una spiegazione al fatto che l’80% degli chef siano uomini, chiamando in causa presunte capacità riflessive o di istinto:  «Le donne lo sentono come un peso, come se fosse un dovere che non vogliono compiere – ha detto -. Poi, negli uomini c’è una maggiore capacità riflessiva e istintiva. Forse siamo più creativi, non so come spiegarlo. Fatto sta che l’80% dei cuochi sono uomini e solo il 20% sono donne. Comunque, nelle famiglie se chiedi alle donne se cucinano, ti risponderanno di no come se avessi sfruculiato il pasticciotto. Invece, il ruolo della madre e della donna è la più grossa, più antica e più straordinaria professione del mondo».

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