La Serie A potrebbe tornare (al 100%) anche su Sky

Dazn e Tim stanno cercando un (difficile) accordo che modificherebbe lo status quo. E in quel varco potrebbe inserirsi l'emittente pay-per-view

22/03/2022 di Enzo Boldi

Era un’ipotesi paventata fin dall’inizio, poi le richieste economiche e le volontà di investire una cifra cospicua per cercare di condividere i diritti televisivi per la visione della Serie A fino al termine della stagione 2023/2024 ha portato le due aziende a non sedersi attorno allo stesso tavolo. Ma ora, con lo stallo che vede come terzo attore protagonista Tim, un possibile accordo tra Dazn e Sky potrebbe tornare di strettissima attualità. Perché in questi giorni si sta aprendo un varco, uno spiraglio di trattativa in cui l’azienda di Rogoredo potrebbe inserirsi.

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La notizia è stata riportata da Milano Finanza che ripercorre le tappe delle tensioni che si stanno consumando tra l’emittente OTT e l’operatore telefonico. Ma partiamo dall’inizio: Dazn si è assicurato il pacchetto principale dei diritti televisivi della Serie A (per tre stagioni, a partire da quella in corso) per una cifra pari a 840 milioni di euro all’anno. Quel pacchetto prevede la trasmissione di tutti i match di ogni singola giornata del massimo campionato di calcio, di cui sette in esclusiva. E dopo quel bando, è scesa in campo la figura di Tim che ha sborsato 340 milioni di euro partecipando a quell’accordo di distribuzione esclusiva.

Dazn-Sky, prove di accordo in caso di fuoriuscita di Tim

Con il passare dei mesi, però, le prospettive sono cambiate. Tim sta chiedendo di rivedere l’accordo. Attualmente non è chiaro se l’obiettivo è quello della rescissione o solamente quello della rimodulazione dello status quo. Sta di fatto che l’investimento potrebbe potrebbe essere ridotto e non di poco. E in quel varco potrebbe entrare in tackle pulito Sky che, ovviamente, ha perso moltissimi clienti non trasmettendo più il 100% dei match della Serie A. E l’ipotesi in ballo è quello di un possibile accordo con Dazn per la trasmissione in co-esclusiva di tutte e 10 le partite per ogni singola giornata del massimo campionato di calcio italiano. Sicuramente per cifre inferiori rispetto a quel tavolo – mai realmente aperto – dello scorso anno, quando l’emittente OTT chiese una cifra vicina ai 500 milioni di euro.

La possibile sub-licenza

Si tratterebbe di un qualcosa di molto simile a un accordo di sub-licenza nell’accordo Dazn-Sky. Ovviamente il tutto dovrebbe consumarsi nel giro delle prossime settimane, per mettere in piedi queste novità a partire dall’inizio della prossima stagione. Anche perché i club di Serie A sono preoccupati dagli ascolti in streaming e – dopo questo primo anno – sembrano voler fare un passo indietro tornando agli antichi fasti. Il che non vuol dire (visto il bando in essere) un addio alla trasmissione in streaming, ma una possibile convivenza tra satellitare e web.

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