Cosa c’è di positivo e cosa c’è di negativo nei dati sul coronavirus del 29 marzo

29/03/2020 di Redazione

Nei dati coronavirus 29 marzo enunciati dalla Protezione Civile nella tradizionale conferenza stampa del pomeriggio si continua a intravedere quella tendenza positiva che aveva fatto capolino nei giorni scorsi. In questa settimana si attende la svolta definitiva nella curva del contagio, con il picco che dovrebbe essersi ormai registrato e, quindi, con la relativa fase discendente appena iniziata. Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli oggi ha parlato di 3.815 nuovi contagi, per un totale di 73.880 persone che hanno contratto il virus. Il numero di decessi giornaliero è di 756, che ha fatto salire il bilancio delle vittime dall’inizio del contagio a 10.779. I guariti in più di ieri sono 646.

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Dati coronavirus 29 marzo, cosa c’è di positivo

I numeri della Lombardia sembrano essersi mitigati. I morti in regione sono stati 416, quasi un centinaio in meno rispetto a ieri. Giulio Gallera, assessore al welfare, ha mostrato come l’allentamento delle misure di contenimento a fine febbraio abbia causato, quindici giorni dopo, un’importante impennata nei contagi. Tra qualche giorno, invece, è atteso il riflesso delle rigide misure di contenimento del governo, anche se la previsione per un miglioramento non è certo a breve termine.

Dati coronavirus 29 marzo, cosa c’è di negativo

Tuttavia, non bisogna cantare vittoria: per 7-10 giorni continueranno ad arrivare persone negli ospedali, secondo gli esperti della regione Lombardia, mentre i decessi continueranno per il prossimo mese. La curva del contagio, inoltre, è leggermente più veloce della giornata di ieri, anche se di poche unità. Oggi si registrano circa duecento contagiati in più, per un incremento percentuale del 5,6%.

Il tasso di letalità, inoltre, è ancora una volta più alto degli altri giorni: il coronavirus è stata la malattia fatale per l’11% delle persone contagiate.

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