Danilo Giuffrida risarcito per 100 mila euro perché gli era stata tolta la patente in quanto gay

Danilo Giuffrida ha ottenuto giustizia, dopo aver subito una discriminazione davvero odiosa. Il ministero dei Trasporti e il dicastero della Difesa dovranno infatti versargli la cifra di 100 mila euro, oltre a rimborsalo delle spese processuali, come risarcimento danni per avergli tolto la patente di guida a causa della sua omosesualità. La notizia è stata diffusa attraverso un comunicato congiunto col suo legale, l’avvocato Giuseppe Lipara.

Danilo Giuffrida
Danilo Giuffrida
ETTORE FERRARI/ARCHIVIO ANSA/MNE

Danilo Giuffrida risarcito per 100 mila euro perché gli era stata tolta la patente in quanto gay

«È una vittoria non personale del singoloma di tutti coloro che ogni giorno sono costretti a sopportare condotte intollerabili che offendono la dignità della persona e dell’individuo, i quali non devono subire discriminazioni in base alle proprie scelte sessuali, specie se tali comportamenti provengono dalle Istituzioni pubbliche nell’esercizio delle loro funzioni amministrative. Speriamo che questa sentenza, ma soprattutto quella della Corte di Cassazione sia un monito non soltanto per le amministrazioni, ma per qualsiasi rappresentazione della società, sia essa privata o pubblica, in maniera da rendere eguali i diritti della persona e del cittadino , senza subire discriminazioni di nessun tipo, siano esse di genere, siano esse di altra natura, ma sempre di sprezzante riluttanza al nostro senso etico, morale e giuridico», la nota riportata dal sito Gaynews.it.

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La vicenda di Danilo Giuffrida è stato «un vero e proprio e intollerabilmente reiterato comportamento di omofobia» da parte dei ministeri di Trasporti e Difesa, come rimarcato dalla Cassazione. Giuffrida infatti aveva rivelato di essere omosessuale durante la visita di leva alla Marina militare. I militari gli chiesero di iscriversi all’Arcigay per confermare il suo amore per gli uomini, e benché non lo comprese Danilo Giuffrida mostrò l’iscrizione all’associazione pro LGBT.

 

Dopo questa dichiarazione, la motorizzazione civile, informata dell’omosessualità dal dicastero della Difesa, tolse il permesso di guida al giovane, a cui fu chiesto di sottoporsi a un’ulteriore visita specialistica dopo che aveva già ottenuto la patente.

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