Daniela Martani sul traghetto senza mascherina: perché hanno chiamato i carabinieri

L'ex hostess di Alitalia e concorrente del Grande Fratello non voleva indossare la mascherina

17/08/2020 di Redazione

Quanto accaduto a Daniela Martani sul traghetto in Sardegna che collega La Maddalena a Palau è diventato di dominio pubblico, sia dopo che l’ex hostess di Alitalia (conosciuta per essere stata il simbolo delle rivendicazioni dei dipendenti durante la crisi della compagnia nel 2009 e per aver partecipato successivamente al Grande Fratello) ha pubblicato il video sui social network, sia per le polemiche che ne sono seguite.

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Daniela Martani e la vicenda del traghetto in Sardegna

Daniela Martani, infatti, voleva salire sul traghetto senza mascherina, facendo leva sul fatto che in macchina non è obbligatorio indossarla. Tuttavia, secondo la compagnia e secondo i suoi regolamenti interni, per salire sul traghetto era necessario il dispositivo di protezione.

Daniela Martani e la storia della mascherina che ha rallentato il traghetto

Ne è seguito uno scontro piuttosto acceso con i responsabili della compagnia di navigazione che hanno evidenziato il comportamento della ex hostess e opinionista televisiva e hanno anche minacciato di chiamare i carabinieri, sostenendo che Daniela Martani stesse interrompendo un pubblico servizio. Le operazioni di imbarco sono state rallentate e la discussione è andata avanti per diversi minuti.

Il giorno dopo, le polemiche si sono spostate sui social network, soprattutto dopo un tweet di Selvaggia Lucarelli che aveva sottolineato quanto accaduto alla stessa Martani. Ieri, con la pubblicazione dell’ordinanza del governo sulla chiusura delle discoteche e sull’obbligo delle mascherine nei luoghi a rischio assembramento dalle 18 alle 6 del mattino, Daniela Martani ha continuato a twittare sull’argomento sostenendo: «Dopo la mascherina obbligatoria in macchina a nostra insaputa, ora arriva la mascherina obbligatoria ad orari prestabiliti. È una presa in giro. Adesso esigo il divieto di fumo all’aperto per tutelare la mia salute».

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