Cosa chiedeva per i disabili al M5S il deputato Matteo Dall’Osso, passato a Forza Italia

07/12/2018 di Redazione

Cosa chiedeva per i disabili al Movimento 5 Stelle Matteo Dall’Osso, il deputato malato di sla che ha annunciato il suo passaggio dal gruppo pentastellato a Forza Italia, e che dice di essere stato «usato», «preso in giro», e in parte «umiliato», dai suoi colleghi? La definitiva rottura con il M5S è arrivata sugli emendamenti alla manovra finanziaria in questi giorni all’esame delle commissioni e delle aule parlamentari. Come ha spiegato lo stesso parlamentare in un’intervista al Giornale, sono stati gli stessi 5 Stelle a decidere la bocciatura delle sue proposte di modifica alla legge, a non accompagnarlo nella battaglia per la tutela dei disabili.

Cosa chiedeva al M5S il deputato Dall’Osso, passato a Forza Italia

Nella seduta di martedì 4 dicembre, in particolare, in Commissione Bilancio della Camera è stato definitiavamente respinto un emendamento che potenziava il fondo per le persone con disabilità. La motivazione ufficiale della bocciatura è la più frequente: coperture finanziarie insufficienti. Ma secondo Dall’Osso non sarebbe stato difficile trovare le risorse: «Parliamo di 10 milioni di euro per tre anni considerato che Roma da sola soffre una mancanza di 2 milioni solo per quest’anno a causa di permessi per falsi invalidi», ha detto al Giornale.

La proposta sarebbe costata 10 milioni di euro all’anno, in tutto 30 milioni nei tre anni, da destinare ad un fondo ad hoc da istituire al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per interventi di «innovazione tecnologica delle strutture, contrassegno e segnaletica per la mobilità delle persone con disabilità». L’emendamento in Commissione Bilancio è stato più volte accantonato e infine respinto. Al primo parere negativo, nella notte tra domenica e lunedì, era scattata in commissione una lunga polemica, anche fra il deputato del Movimento 5 Stelle, primo firmatario dell’emendamento, e il suo gruppo. La proposta aveva quindi ricevuto sostegno trasversale tra i deputati, ottenendo, al secondo round nel pomeriggio di lunedì la promessa di un accantonamento «in previsione di poter dare un parere favorevole» da parte del governo. In quel momento era presente in commissione il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. La proposta alla fine è stata bocciata nel rush finale di esame degli emendamenti di martedì notte.

L’appello per un fondo da 10 mln l’anno per la circolazione dei disabili

In due video pubblicati sulla sua pagina Facebook, si vede Dall’Osso che interviene in Commissione e si sfoga per la bocciatura dell’emendamento su «riforme volte ad agevolare la circolazione delle persone con disabilità», per rivedere e unificare le banche dati delle vetture e permessi di accesso delle zone ztl delle città. «Le persone con disabilità che viaggiano con la loro auto sono persone – ha afferma il deputato ai colleghi nel filmato –. La Lega si è spesa, il Movimento si è speso per le persone con disabilità, io sono persona con disabilità, e ora si dà parere contrario a questo emendamento. È stato firmato da tutti tranne che da M5S e Lega. È incredibile come sia possibile, incredibile. Siamo stati eletti non il motto ‘Nessuno deve rimanere indietro’. Io preferisco avere un rimpianto che non un rimorso: faccio appello a tutti voi».

«Non lasciatemi solo»

E ancora, nello stesso video: «Io non ho scelto di essere disabile. Io ho preso quello che ha avuto, così come gli altri disabili. Noi non abbiamo nessuna colpa: è per questo che invito il governo a ripensarci e a spiegarmi perché vuol votare contro. I soldi ci sono. È incredibile come si possa essere contrari. Faccio appello a ciascun deputato». Un appello che evidentemente non è stato raccolto dalla maggioranza. Che ha scelto altre priorità. «È impossibile come si possa dare contributi ai cittadini che non lavorano e non pensare a chi non può lavorare», aveva detto Dall’Osso. «Faccio notare tutte queste incongruenze, non lasciatemi solo». Ora valutano anche se applicargli la penale da 100mila euro.

 

 

(Foto da archivio Ansa: Matteo Dall’Osso fuori da Montecitorio. Credit immagine: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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