Cybercrime, Italia quarta tra i paesi più colpiti da ransomware
Studio FireEye, +422% attacchi in area Emea
25/06/2021 di Redazione
L’Italia è quarta, poco sotto il Regno Unito, la Francia e la Germania, per attacchi subiti da minacce ransomware nell’ultimo anno. È quanto si legge sul sito Ansa.it, sezione Hi-tech. I dati sono il risultato della classifica stilata da Mandiant, società parte dell’azienda di sicurezza informatica FireEye.
Un ransomware è un tipo di malware che blocca l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione. Nel nostro Paese, il trend di inviare e cadere nella trappola dei ransomware è in costante crescita. In tutta l’area Emea, che comprende l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente, proprio i ransomware rappresentano la tipologia di attacco cyber maggiormente in aumento, con un +422% tra febbraio 2020 e maggio 2021. Per quanto riguarda i settori presi di mira, il manifatturiero si conferma al primo posto, seguito dai servizi legali e professionali, retail e industria ingegneristica. «I gruppi che operano attraverso attacchi ransomware continueranno a crescere fino a quando non inizieremo ad affrontare il problema a livello politico», ha spiegato Jens Monrad, Director, Head of Mandiant Intelligence, Emea. «Rallentare queste attività criminali richiederà un livello di coinvolgimento che non abbiamo mai visto prima. Il cybercrime è una sfida globale e abbiamo necessità di segnalare e operare contro i paesi che offrono protezione ai cyber criminali o che accettano, con passività, le loro azioni, finché non colpiranno chi li ospita o li protegge», ha concluso Monrad.
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