«Anche i cinepanettoni sono cultura». Parola del ministro Bonisoli

09/10/2018 di Redazione

Il ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli, ospite a Un Giorno da Pecora su Radio1, ha commentato il lancio del cinepanettone “Natale a 5 stelle” su Netflix. «Mi piacerebbe che ci fosse più libertà, anche i cinepanettoni e il Grande Fratello sono cultura, l’importante è che sia salvaguardata la possibilità di scegliere».

Per il ministro il concetto di cultura «è correlato fino ad un certo punto con l’economia». E con il ministro Tria, gli chiedono in studio, come va? «Va bene, lui è molto riservato, molto concentrato». Per il ministro le priorità saranno l’uso di nuove risorse per la cultura come lo spettacolo dal vivo: «Teatri, compagnie, c’è un mondo che ha bisogno di essere aiutato. È importante mantenere la diversità di offerta culturale. Se non ci fosse lo Stato avremmo solo quello che fa cassetta. C’è bisogno di dare qualcosa di più a queste realtà, è un tema importante perché oggi chi lavora in questo mondo fa fatica, dobbiamo dargli una mano per essere sul territorio, offrire delle cose accettabili e farsi vedere dagli spettatori».

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I conduttori gli hanno chiesto conto della frase riportata dai giornali nella quale parlava male della storia dell’arte: «Non è vero per niente, non lo penso, lì ho imparato sulla mia pelle cosa significa fake news». E su Netflix «è giusto che paghino le tasse e si comportino come tutti gli altri». Nel decreto attuativo della legge cinema, aggiunge poi il ministro «ci sono le quote di produzione nazionale applicate anche alle piattaforme digitali, vuol dire che anche loro devono produrre e ritrasmettere contenuti italiani».

(in copertina foto ANSA/ETTORE FERRARI)

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