Il prete che chiede se preferite Salvini col crocifisso o Boldrini con il velo

Ognuno è libero di stravolgere la propria realtà, ma quando si vuole influenzare il pensiero altrui gettando nel fango gesti decontestualizzati solamente per portare fieno nella propria cascina la questione diventa molto seria. E così accade che un prete, un uomo di Chiesa, ha deciso di twittare per chiedere ai suoi followers-fedeli dei social chi fosse meglio tra Matteo Salvini e Laura Boldrini. Il tutto mettendo al duello crocifisso contro velo. Il tutto per andare in difesa del leader della Lega che, tra le altre cose, anche stasera a Bari ha ostentato l’effige di Gesù dal palco dell’ennesimo suo comizio elettorale.

Nel tweet di don Mirco Bianchi, parroco di Villamarina e Gatteo Mare, si chiede: «Ora ditemi se preferite il Sig. Salvini che sventola il Rosario oppure la Sig.ra Boldrini che indossa il velo islamico». Una persona potrebbe pensare, essendo molto buoni, a una richiesta per valutare l’impatto mediatico di quel gesto del ministro dell’Interno. Poi, però, si scorre sulla sua bacheca social e si trovano vecchie ‘battaglie’ contro gli omosessuali e gli islamici. E allora tutto torna in questo tweet. 

 

Il prete che difende l’ostentazione del rosario di Salvini

Crocifisso contro velo. Il problema, come al solito, è la decontestualizzazione che, in realtà emerge anche dalle parole dello stesso ‘uomo di fede’ nel suo tweet. Mentre Matteo Salvini «sventola» e quindi ostenta un simbolo religioso durante un comizio politico a sfondo elettorale, Laura Boldrini ha indossato quel velo per rispetto di un’altra cultura. Un normale gesto che tante critiche le ha portato da parte dei suoi antagonisti che hanno strumentalizzato quel velo islamico.

Crocifisso contro velo, la ‘guerra santa’ di Don Mirco Bianchi

La diatriba, infatti, è sempre la stessa. Da una parte c’è un Salvini che continua a ostentare la sua fede cattolica nei comizi elettorali, per mostrare ai suoi fan-elettori di essere un buon Cristiano e di rispettare i principi (come se la storia non avesse insegnato che anche uomini di Chiesa non abbiano avuto un comportamento idoneo al loro ruolo e ai principi predicati); dall’altra Laura Boldrini che entra nella Moschea di Roma e, per rispetto a una cultura diversa, indossa il velo. Delle differenze palesi e facili da intuire, ma non per chi legge il Vangelo e poi predica odio.

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