Crociere e coronavirus: cosa succederà nel dopo emergenza?

13/05/2020 di VoloGratis

Il primo impatto che noi tutti abbiamo avuto con il Covid-19 è stato con le notizie che arrivavano da Wuhan in Cina, ma forse quello che ci ha messo maggiormente in allarme è stata la quarantena imposta il 4 febbraio alla nave da crociera Diamond Princess ormeggiata sulle coste giapponesi con 712 contagiati.

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Crociere e coronavirus, cosa cambierà

Se la Cina c’è sembrata geograficamente molto lontana, il mondo crocieristico c’è sembrato quanto mai vicino. Nel 2019 sono stati 12 milioni gli italiani che hanno trascorso una vacanza su una delle tante città galleggianti che solcano i mari di tutto il mondo, e io sono stato uno di questi a bordo di una nave di MSC Crociere. L’ultima crociera l’ho fatta però con Costa alle Antille dal 14 al 21 febbraio 2020, e sono rientrato a Roma facendo scalo a Milano il giorno seguente alla scoperta della positività del primo paziente italiano.

C’è da dire che durante la settimana (o le settimane) trascorse a bordo si vive a stretto contatto con gli altri passeggeri che in alcuni casi superano le 6000 unità considerando anche il personale di bordo: code all’imbarco, code al self service per la colazione e per il pranzo, si sta uno seduto accanto a l’altro nel teatro, a bordo piscina, sui pullman per le escursioni. La pulizia è però maniacale e i dispenser con il gel igienizzante sono presenti pressoché ovunque da diversi anni.

A febbraio poi prima dell’imbarco veniva misurata anche la temperatura corporea in modo da fare uno screening iniziale dei passeggeri, e a ciascuno veniva richiesta la compilazione di un autocertificazione del suo stato di salute e su eventuali viaggi in Cina. Nonostante questo oltre 25 navi hanno registrato casi di contagi a bordo.

Crociere e coronavirus, diverse esperienze non saranno più le stesse

Il settore croceristico ha indubbiamente subito ingenti perdite economiche. Ma cosa succederà quando l’emergenza sarà passata? I viaggiatori torneranno serenamente a prenotare le crociere? Come si stanno muovendo le grossi compagnie per riprendere un po’ di fiducia nei loro potenziali clienti?

Partiamo dal presupposto che fino alla messa a punto del vaccino contro il coronavirus nessuno di noi avrà mai la certezza di non essere contagiato, ma questo può succedere al supermercato, al lavoro, durante una passeggiata nella propria città e in viaggio. Dovremo convivere per un po’ con misure precauzionali che avranno come scopo quello di diminuire il più possibile il numero di contagi, e anche le crociere per un po’ non saranno più le stesse.

Secondo il portale di viaggi statunitense The Points Guy, dopo aver ascoltato i punti di vista delle compagnie di navigazione, dei funzionari sanitari, di quelli delle destinazioni e degli esperti del settore, questi saranno molto probabilmente i cambiamenti che nei primi mesi dalla ripresa verranno messi in atto:

  • Nessun buffet self service: in crociera si mangia a tutte le ore e i buffet sono uno dei punti fermi della vita a bordo. Molto probabilmente in un primo periodo verranno serviti solo pasti al tavolo da personale munito di guanti e mascherina evitando così le code per riempirsi i piatti e il contatto diretto con posate e stoviglie. Questo presupporrà però un aumento non indifferente della forza lavoro.
  • Restrizioni sui crocieristi: alcune compagnie potrebbero mettere inizialmente il divieto d’imbarco a passeggeri anziani o con condizioni di salute precarie in quanto più a rischio di complicazioni da Covid-19.
  • Controlli medici: verrà sicuramente effettuato un controllo della temperatura corporea prima dell’imbarco ma anche un monitoraggio continuo durante tutta la crociera. Non è ancora chiaro se si opterà per screening periodici, se si richiederanno autocertificazioni del proprio stato di salute, se i passeggeri saranno dotati di termometri o se – come sta già facendo la compagnia Emirates nell’aeroporto di Dubai – verranno effettuati test a risposta rapida prima di salire a bordo.
  • Maggiore pulizia a bordo: in cinque crociere che ho già fatto e con tre compagnie diverse ho sempre notato un altissimo livello di pulizia. Sicuramente d’ora in poi saranno ancora più maniacali con continua disinfettazione delle pulsantiere per gli ascensori, dei corrimano e di tutte le superfici con cui verranno a contatto i passeggeri.
  • Tariffe più basse: per invogliare a ripartire gli analisti prevedono riduzioni tariffarie di almeno un buon 25%.
  • Policy di cancellazione flessibili: per invogliare alla prenotazione le compagnie di navigazione stanno già proponendo politiche di cancellazioni flessibili azzerando le penali anche per rinunce effettuate a pochi giorni prima della partenza.
  • Navi meno affollate: per garantire il distanziamento sociale non potranno più essere occupate al 100% della loro capacità.
  • Meno navi in circolazione: inizialmente – per via del differimento della propagazione dei contagi nelle varie aree del mondo – non tutte potranno ripartire nello stesso periodo, quindi per il 2020 è probabile che solcherà i mari solo la metà delle navi.
  • Itinerari più brevi e più vicini: si parla tanto di turismo di prossimità e forse inizialmente questo accadrà anche per le crociere. Più crociere nel Mediterraneo e meno nel resto del mondo, e forse anche per periodi più brevi, non più una settimana ma 3 o 5 giorni.

La crociera è una di quelle esperienze di viaggio da provare almeno una volta nella vita, è una cosa che consiglio anche agli scettici. Io ero uno di quelli, ma dopo averne provata una me ne sono follemente innamorato. Spero quindi di poter presto vivere altre esperienze indimenticabili solcando i mari di tutto il mondo. Sono disposto a farlo anche nell’immediato, ovviamente con le dovute precauzioni che sono sicuro verranno messe scrupolosamente in pratica dalle compagnie stesse per la salvaguardia della salute della propria clientela, del personale e per il bene del loro business.

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