La vergognosa croce celtica sul manifesto di Grasso

Si tratta dell’ennesimo atto fascista che sta contrassegnando questa campagna elettorale, esasperandone i toni. Il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso è stato il bersaglio di una vera e propria azione vandalica: su alcuni suoi manifesti, infatti, è comparsa una croce celtica grande quanto tutto il perimetro del volto.

CROCE CELTICA GRASSO, LA RISPOSTA DEL LEADER LEU

Il leader del movimento di sinistra ha voluto denunciare l’accaduto, con toni molto forti e caratterizzati da una dichiarazione di coraggio: «Una croce celtica sul mio manifesto – ha scritto Grasso – è una medaglia al valore. Significa che siamo, come sempre, dalla parte giusta. Difendiamo la nostra Costituzione, difendiamo i nostri valori di uguaglianza e libertà».

CROCE CELTICA GRASSO, LA DENUNCIA

Il gesto fa ancora più male perché avvenuto nella «sua» Sicilia, a Palagonia. Il gesto era stato denunciato per primo da un esponente locale di LeU, Salvo Grasso, che ha dichiarato: «Quello che è accaduto a Palagonia risulta essere un fatto inquietante, la città di Palagonia non può permettersi di marginalizzare il gesto come una possibile bravata». La cittadina siciliana ha una radicata tradizione antifascista: la sala consiliare del municipio è intitolata al sindacalista antifascista Placido Rizzotto e nel paese c’è anche una targa che ricorda Peppino Impastato.

Tuttavia, nel clima di continua tensione tra vari esponenti politici, non possiamo prendere atto che c’è un problema-fascismo che sta attraversando la campagna elettorale, che parte dalla diffusione di fake news caratterizzate da odio razziale e che arrivano a questi gesti dimostrativi. È sotto gli occhi di tutti ed è ora che si inizi a prenderlo davvero sul serio.

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