Crisanti ride in faccia a Senaldi che parla dei test fai-da-te

Una strampalata teoria del complotto indicata dal direttore di Libero

18/11/2020 di Enzo Boldi

Ridere davanti a clamorose teorie del complotto. Lo ha fatto questa mattina Andrea Crisanti, in collegamento con L’Aria che Tira (su La7), mentre stava parlando Pietro Senaldi. Il direttore di Libero – tra il serio e il faceto (almeno si spera) – ha palesato una sua tesi abbastanza paradossale: nel suo mirino ci sono tutte quelle persone che, al momento, sono contrarie al tampone fai-da-te, quelli annunciati da Luca Zaia in Veneto (e che sono ancora in sperimentazione prima di finire nelle farmacie). E mentre venivano mandate in onda questa parole, Andrea Crisanti ride in faccia a Senaldi.

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«Secondo me il tema è che ormai il tampone è diventato il passaporto per la libertà – ha detto Pietro Senaldi in collegamento con L’Aria che Tira -. Quello che temono le persone contrarie al tampone fai-da-te è che, non so: mi devo vedere con un mio amico, faccio il mio tampone e risulto negativo, lui fa il suo tampone e risulta negativo. E ci vediamo allegramente, alla faccia dei dpcm. Con massima serenità». E Crisanti in sottofondo inizia una fragorosa risata.

Crisanti ride in faccia a Senaldi mentre parla dei tamponi fai-da-te

Questo il video andato in onda a L’Aria che Tira.

Insomma, secondo Senaldi c’è chi non vuole sponsorizzare (e mettere in vendita) i test fai-da-te perché altrimenti salterebbe il sistema dei Dpcm. Un bel complotto, mentre Crisanti ride in faccia a Senaldi.

Ha ragione, ma anche no

Poi il microbiologo dell’Università di Padova prende la parola e, clamorosamente, dice: «Io sono d’accordo con Senaldi». Ma non su tutta la linea. Crisanti, infatti, sottolinea come non ci sia attendibilità scientifico-statitistica sulla reale sicurezza dei risultati dei tamponi fai-da-te. Insomma, ha smentito il complotto del direttore di Libero con poche parole e, soprattutto, con i fatti.

(foto di copertina: da L’Aria che Tira, La7)

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