Come sono cresciute, con o senza sponsorizzazioni, le pagine politiche su Facebook
Le variazioni, in realtà, non sembrano aver beneficiato dei grandi investimenti in sponsorizzazioni che i partiti e i leader politici hanno fatto in vista delle elezioni europee 2024
06/06/2024 di Gianmichele Laino
Spendere soldi per una ragione fine a se stessa. In base alle analisi che Giornalettismo ha condotto insieme al team di Elikona sulle sponsorizzazioni politiche in vista delle elezioni europee del 2024, possiamo sicuramente affermare che un investimento importante in termini di adv politici in un periodo a ridosso della tornata elettorale non comporta assolutamente una patrimonializzazione di questo investimento: i soldi spesi, in sostanza, sono molti, ma il ritorno in termini di followers sulle pagine sponsorizzate o di engagement dei post è abbastanza ridotto.
LEGGI ANCHE > Il post non sponsorizzato che ha ottenuto il maggior engagement
Crescita pagine politiche in seguito alle sponsorizzazioni: quali risultati?
La somma dei followers della Lega e di Matteo Salvini, nel giorno in cui è partita la nostra osservazione rispetto agli investimenti in vista delle elezioni europee, era di 6.253.301 followers. In base all’ultimo riscontro, questa somma diventa 6.251.856 followers. Dunque, il tandem Lega-Salvini – nonostante le importanti cifre che sono state spese – ha subito una perdita organica del numero di followers, se prendiamo in esame la somma delle due pagine Facebook. Una lievissima crescita, invece, è quella che è stata registrata dalla combinazione Fratelli d’Italia + Giorgia Meloni (dove, lo ricordiamo, Giorgia Meloni ha scelto di non investire in sponsorizzazioni dei suoi post su Facebook). La somma dei followers delle due pagine è passata da 3.457.839 a 3.459.291, meno di duemila follower in più. A completare il quadro del centrodestra, c’è la performance di Forza Italia: anche la somma dei followers di Forza Italia e di Antonio Tajani (che, come Meloni, non ha scelto di sponsorizzare post sulla sua pagina personale) ha un delta di un migliaio di followers in più.
Duemila followers in più anche per Partito Democratico e Elly Schlein (da 707.559 a 709.645), poco meno di un migliaio in più quelli del cartello Alleanza Verdi Sinistra. Per trovare un risultato abbastanza significativo (ma anche qui sottodimensionato rispetto all’investimento effettuato), dobbiamo guardare al cartello politico rappresentato da Stati Uniti d’Europa. Il gruppo formato da Italia Viva, Più Europa, Partito Socialista e Radicali – a dispetto di una rappresentanza ridotta a livello europeo e parlamentare – ha investito moltissimo negli adv social. Il bacino totale dei followers dei vari partiti e leader che compongono il cartello elettorale è cresciuto in maniera più forte rispetto a tutti gli altri competitor politici che hanno effettuato sponsorizzazioni, passando da 1.522.000 followers circa a più di 1.530.000 followers, con un saldo positivo di quasi 8mila followers.
Una piccola emorragia, in negativo, di followers è stata quella subita dal Movimento 5 Stelle (che ha scelto di non sponsorizzare i contenuti sulla sua pagina) più Giuseppe Conte (che, invece, ha spinto molto con le sponsorizzazioni): i pentastellati e il loro leader hanno perso un migliaio di followers nel periodo preso in considerazione. Infine, un caso curioso: Michele Santoro (che non ha sponsorizzato né la sua pagina, né ha a disposizione una pagina Facebook nazionale di Pace, Terra e Dignità) ha guadagnato 400 followers, senza aver speso nemmeno un euro in attività promozionale. Dunque, a livello organico, ha ottenuto un risultato migliore rispetto a quello di Lega+Salvini e di M5S+Conte (che sono in saldo negativo) e sostanzialmente in linea con quello di partiti che hanno investito decine di migliaia di euro in sponsorizzazioni.