Covid, Zaia: «No a lockdown generalizzati, sì a quelli chirurgici»
Le parole del governatore del Veneto
16/10/2020 di Federico Pallone
«Non porto avanti idee di lockdown perché sarebbe una sconfitta, vorrebbe dire avere ospedali al collasso, molte vittime,, sarebbe ammettere che qualcosa è andato storto nel piano di prevenzione. Sono contrario ad un nuovo lockdown, dopodichè un lockdown chirurgico lo abbiamo già fatto nel Comelico, che può essere preso ad esempio. Abbiamo introdotto misure per 10 giorni e poi siamo tornati alla normalità». È quanto ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, parlando nel corso di un punto stampa dalla sede della Protezione civile regionale di Marghera (Venezia). «Sono per il lavoro di squadra, però qualche aggiustamento, senza complicare la vita ai cittadini, va fatto soprattutto nelle misure di protezione. Ora si andrà semmai verso restrizioni a seconda dei contesti territoriali e di quello che accade, anche per questo il Governo deve elaborare scale di parametri che non sia l’Rt. Noi abbiamo i positivi che schizzano ma siamo quelli con gli ospedali meno occupati. Fino a che percentuale di copertura delle terapie intensive base possiamo dire che non siamo in emergenza? Fino a che punto possiamo dire che non siamo in emergenza con i ricoveri?», ha detto Zaia.
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Il governatore ha poi parlato della situazione legata alla scuola: «Tifo perché la scuola rimanga aperta e non perché si chiuda. Sono stato criticato perché ho posto una questione. Il tempo sarà galantuomo e vedrete come andrà a finire. Si andrà lì: con la didattica a distanza, la didattica a vista, con le turnazioni, ovviamente rispetto a quegli studenti che possono autogestirsi una parte di giornata senza i genitori». Zaia ha ammesso di non saper dire come si espleterà la modalità per la scuola a distanza, «ma potrebbe essere che si farà un giorno per settimana per classe, una settimana al mese per classe».