Cotral asfalta il razzismo e risponde all’utente che si lamenta di «zingari e africani»

Gioco, partita e incontro per Cotral. Anche gli account social dei servizi di trasporto pubblico, a volte, devono cercare di svolgere la loro funzione pedagogica, in un mondo che – sempre più spesso – si nasconde dietro alle tastiere e dietro agli schermi dei pc per lanciare le peggiori offese, molte volte a sfondo razzista. Così, nella giornata di ieri, l’azienda ha risposto a tono a una utente che si lamentava dello stato delle pensiline dove le persone aspettano l’autobus.

Cotral, il messaggio su Twitter contro il razzismo

L’azienda voleva ricordare che la gestione delle pensiline non spetta direttamente alla Cotral, ma alle amministrazioni locali e che, per incentivare un migliore servizio, l’azienda è disposta – attraverso un suo programma – a fornire a tutti i comuni che ne facciano richiesta il progetto esecutivo e un contributo economico per realizzare queste pensiline.

Coral

La richiesta razzista di una utente di Cotral

Una utente ha affermato: «Sperando che gli zingari e gli africani non ci fanno bisogni corporali come spesso accade. Tra bottiglie e siringhe. Metteteci anche telecamere nascoste controllate da voi in ufficio, almeno se vengono vandalizzate avete le immagini per le denunce. Sono graditi gli schermi tv». È a quel punto che uno spazientito social media manager decide di rispondere a tono, blastando l’utente che ha oggettivamente lanciato un tweet razzista: «È bello leggere un commento così, grondante di amore per l’umanità. Pensandoci bene potremmo anche scrivere “Il trasporto pubblico rende liberi” su ogni pensilina e adornarle con del grazioso filo spinato dai toni pastello».

Il riferimento, ovviamente, è alla scritta che compariva davanti al campo di concentramento di Auschwitz, ai tempi delle deportazioni degli ebrei. Cotral ha voluto rispondere a questo clima d’odio citando un fatto storico e ricordando come, spesso, il razzismo possa provocare delle deviazioni nell’umanità. La risposta dell’azienda del trasporto pubblico della regione Lazio è diventata virale.

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