Costamagna: «Dovevano interpellare gli operai ex Ilva». Ma dissero sì all’accordo con un referendum lo scorso anno | VIDEO

06/11/2019 di Enzo Boldi

Un po’ di sano populismo non fa mai male perché, spesso e volentieri, racconta da vicino il pensiero comune di buona parte della popolazione. Ma quando si smuove la pancia della gente, occorrono basi solide e una narrazione basata su fatti reali. Cosa che, invece, la giornalista Luisella Costamagna non è riuscita a fare ieri sera a Di Martedì.

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Si parlava di ex Ilva e dell’accordo con Arcelor Mittal. La giornalista ha attaccato l’attuale governo per non aver chiesto un parere agli operatori e ai lavoratori su quell’intesa che, poi, ha portato a tutto quello che, purtroppo per loro, sta accadendo in questi giorni è che sta mettendo a rischio il loro posto di lavoro. Ma, nella sua mozione televisiva, Luisella Costamagna aveva dimenticato che tutto ciò era già accaduto. Poco più di un mese fa.

Costamagna e la gaffe sul referendum Ilva

E a smentire questa ricostruzione di ha pensato Carlo Calenda che ha ricordato come in passato, era il 12 ottobre 2018, i lavoratori ex Ilva diedero il loro parere positivo sull’accordo con Arcelor Mittal. Si trattava di un referendum portato avanti dai sindacati (FIM, FIOM e UILM) con tanto di approvazione quasi plebiscitaria. Parteciparono a quel voto 6866 operai ex Ilva (su 10820 aventi diritto) e il risultato parlava abbastanza chiaro: ben il 94% (6452 persone) disse sì all’accordo con Arcelor Mittal. Solamente 392 lavoratori si dissero contrari. In 12 optarono per l’astensione.

Calenda la smentisce

Insomma, la ricostruzione di Luisell Costamagna a Di Martedì, come sottolineato da Calenda, era molto lacunosa. La giornalista ha provato a dire che lì si dovrebbe consultare ora, in questo momento storico. Ma la consultazione avvenne poco più di un anno fa.

(Foto di copertina: frame da diretta Di Martedì, La7)

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