Cosa denunciava Marielle Franco, l’attivista per i diritti umani uccisa in Brasile
16/03/2018 di Matteo Garavoglia
In una vicenda torbida che con il passare delle ore assume i connotati di un omicidio politico, emergono il ritratto e le denunce di Marielle Franco, 38 anni, consigliera comunale dal 2016 del comune di Rio de Janeiro e attivista per i diritti umani, uccisa a colpi di arma da fuoco nella notte tra il 14 e il 15 marzo in un sobborgo della città brasiliana.
Con lei è morto il suo autista, mentre è rimasto ferito un addetto stampa. Un attacco, emerge dalle cronache locali, studiato a tavolino e avvenuto dopo un costante monitoraggio degli spostamenti della donna.
Franco era la voce della comunità delle donne nere brasiliane. In consiglio comunale, dominato da 44 maschi su 51 rappresentanti, si batteva per i loro diritti, era uno di loro, e non si limitava solo a questo. Originaria di una favelas nel nord della città , ha denunciato il massiccio impiego dei militari nella supervisione dei quartieri periferici, spesso luoghi di degrado. Un impiego sdoganato dal presidente Michel Temer nel febbraio del 2018.
“Ha rotto barriere che molte donne nere che vivono in periferia pensavano inattaccabili – ha dichiarato Ilona Szabó, direttrice dell’Istituto Igarapé – ha rappresentato la speranza per molte donne che non hanno mai sentito di avere una voce”.
Amnesty International ha subito lanciato un appello alle autorità brasiliane per fare chiarezza sulla vicenda: “Le autorità brasiliane devono garantire un’inchiesta immediata, esaustiva e imparziale su questo tragico omicidio. Lo stato deve proteggere la persona rimasta ferita ed eventuali testimoni, identificare i motivi per cui Marielle è stata assassinata e portare i colpevoli di fronte alla giustizia. Il governo non può stare a guardare quando i difensori dei diritti umani vengono uccisi impunemente”, ha commentato Jurema Werneck, direttrice di Amnesty International Brasile.
Dopo l’omicidio migliaia di persone sono scese in strada per rendere omaggio a Marielle Franco e un’ondata di sdegno ha colpito tutto il Paese.