Il corso di nuoto per migranti per evitare morti sul Ticino

16/03/2018 di Redazione

Un corso di nuoto per richiedenti asilo in una provincia, quella di Novara, dove spesso si muore sul Ticino o sulle spiagge del Lago Maggiore.

A raccontarlo è La Stampa che spiega come è strutturato il corso «Swimming for Africa»: dieci settimane di lezione nella piscina del Centro sportivo comunale Terdoppio, dove si è allenata anche Federica Pellegrini.

«L’anno scorso sono almeno tre i profughi annegati fra il lago e i corsi d’acqua intorno alla città e un altro ragazzo nigeriano ospitato nel Novarese è morto in mare a Finale Ligure» racconta Massimo Barini, mediatore culturale della cooperativa Pollicino. Per questo a Novara il Centro sportivo italiano e la Pollicino hanno pensato a un corso di nuoto per migranti, un progetto pilota che parte oggi con otto richiedenti asilo, originari di Nigeria, Gambia e Guinea.

Un’iniziativa di promozione dello sport, ma anche una questione di sicurezza: «Sono istruttore bagnino e la scorsa stagione portavo i nostri ragazzi al lago, lì ci siamo accorti che era una formazione era necessaria – ricorda Barini -. L’abbiamo studiato a lungo, perché a differenza di Germania, Olanda e Svezia dove questi percorsi sono già attivi, in Italia non c’è un programma nazionale o regionale rivolto ai rifugiati».

(Credit Image: © Bernard Weil/The Toronto Star/ZUMA Wire)

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