Le proposte del Consiglio dei ministri su supporto economico e scuola per il coronavirus

Il Consiglio dei ministri si è riunito ieri sera, 28 febbraio 2020, per deliberare sulla situazione di emergenza attuale per il coronavirus nel nostro paese. Sono state prese decisioni che diventeranno provvedimenti effettivi a favore di coloro che maggiormente sono stati colpiti dalla diffusione del virus e dalle sue conseguenze. I principali interventi riguardano il supporto economico che verrà dato a specifiche categorie e la proroga della sospensione delle lezione in Emilia-Romagna, Lobardia e Veneto.

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Supporto economico a lavoratori e aziende in zona rossa

La maggior parte delle decisioni prese nel Consiglio dei ministri di ieri sera riguarda gli interventi di supporto economico alle persone e alle aziende colpite maggiormente dal diffondersi del coronavirus. Si tratta di misure che vogliono «assicurare un primo necessario supporto economico ai cittadini e alle imprese che affrontano problemi di liquidità finanziaria a causa dell’emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e agli episodi di diffusione del virus verificatisi nel nostro Paese». Tra i vari interventi spiccano la sospensione dei termini per versamenti e altri adempimenti nella zona rossa per tutti i residenti e per coloro che hanno sede legale o sede operativa in queste zone; misure per il sostegno di famiglie, lavoratori autonomi e dipendenti con potenziamento degli ammortizzatori sociali nella zona rossa; misure a favore di tutti coloro che subiscono conseguenze – anche indirette – per l’emergenza sanitaria (per i dipendenti pubblici smart working e mantenimento della retribuzione in caso di malattia, ricovero ospedaliero o assenza per malattia dovuta al COVID-19). Per quanto riguarda l’ambito del turismo, altro settore gravemente colpito, strutture ricettive, agenzie di viaggio e tour operator saranno esenti dal versamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali fino al 31 marzo.

Scuole chiuse per altri otto giorni in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia

La buona notizia è che il Consiglio dei ministri ha stabilito una deroga alla norma sul minino di 200 giorni. Questo significa che sarà garantita la conservazione della validità dell’anno scolastico anche per quegli studenti che, a causa delle misure di contenimento per il coronavirus, non effettueranno i 200 giorni totali previsti per l’anno scolastico. Per ora l’ordine è la chiusura delle scuole per altri otto giorni in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia; nelle altre regioni, invece, non sono emersi fattori che giustifichino la non frequenza degli studenti, quindi le lezioni riprenderanno normalmente a partire da lunedì.

(Immagine copertina da Google Maps Street View)

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