Coronavirus, più dell’8% dei contagiati è un operatore sanitario a causa protezioni inadeguate

Precisamente l’8,3% dei contagi. Un numero veramente alto, che ammonta a 2629 casi. Per quale ragione? Verrebbe da dire perché sono loro le persone che si battono in prima linea, giorno e notte, per contenere il contagio negli ospedali, sulle ambulanze e che si prendono cura di noi dall’inizio alla fine della degenza, arrivando fino nelle nostre case per accertarsi del nostro stato di salute. Ma la verità è che ci sono tanti contagi per un’altra ragione.

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Il grave problema del contagio degli operatori sanitari

 

I dati rispetto al contagio di medici, infermieri e operatori sanitari in generale sono stati resi noti solo a partire dall’11 marzo e non sono dati buoni. Secondo l’elaborazione GIMBE dei dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità e aggiornati al 17 marzo 2020 sono 2629 gli operatori sanitari contagiati da coronavirus, oltre l’8% dei casi totali. Il dato è alto e dovuto al fatto che le procedure e i dispositivi di sicurezza e di protezione di questa categoria sono inadeguati. Per battere il coronavirus una delle prime e più importanti cose che dobbiamo fare è avere cura di coloro che si battono in prima linea.

Prendersi cura di chi ci cura è imperativo

Un ragionamento più logico non si può fare. Senza una quantità di personale sanitario adeguata e in buona salute pronta a rispondere alle esigenze del paese non si va da nessuna parte. In questo momento di crisi appare evidente più che mai, quindi, come coloro che si occupano di erogare finanziamenti e di fornire agli operatori sanitari le giuste protezioni, contribuendo a rafforzare le regole per contenere il contagio tra chi ci cura, debbano mettere questo obiettivo in cima alla lista.

(Immagine copertina da Pixabay)

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