Coronavirus, una ricercatrice italiana sperimenta il vaccino a Oxford

Tutto il mondo sta aspettando il tanto agognato vaccino per sconfiggere definitivamente il coronavirus. Ci vorrà ancora tanto tempo, questo sembra ormai chiaro, ma i test sono partiti. E a Oxford, nel Regno Unito, è stato somministrato un vaccino sperimentale – sviluppato in meno di tre mesi da un team dell’Università di Oxford – a una ricercatrice italiana in microbiologia nella città inglese, Elisa Granato.

LEGGI ANCHE –> Brusaferro sostiene che sia impossibile assistere ai concerti prima di trovare una cura contro il coronavirus

Parlando ai media locali, Granato ha detto di essere «una scienziata, quindi volevo provare a sostenere il processo scientifico come possibile. Non studio il virus e mi sentivo un po’ inutile in questi giorni, questo era un modo molto semplice per me per supportare la causa». Chi ha guidato la ricerca preclinica è stata Sarah Gilbert, professoressa di vaccinologia presso l’Istituto Jenner: «Ho un alto grado di fiducia in questo vaccino», ha detto. «Certo, dobbiamo testarlo e ottenere dati dall’uomo. Dobbiamo dimostrare che funziona davvero e che impedisce alle persone di essere infettate dal coronavirus prima di usare il vaccino nella popolazione più ampia».

Gilbert, nei giorni scorsi, si era spinta oltre: la professoressa aveva infatti affermato di essere «sicura all’80%» riguardo al successo di questo vaccino. Nell’intervista rilasciata alla Bbc si è dimostrata più cauta nei toni, dicendosi comunque «molto possibilista».

La sperimentazione condotta a Oxford procederà nel modo seguente: la metà dei volontari verrà sottoposto a vaccinazione sperimentale, mentre l’altra metà riceverà un vaccino di controllo che protegge dalla meningite ma non dal coronavirus. I volontari non sapranno quale vaccino hanno ricevuto. Gli scienziati sapranno se il faccino ha funzionato o meno confrontando totalmente il numero di persone che sono state infettate dal coronavirus nei mesi successivi con quelle che invece risulteranno negative.

[CREDIT PHOTO: SCREENSHOT DAL VIDEO DELLA BBC]

Share this article
TAGS