Cosa c’è di positivo e cosa di negativo sui dati del coronavirus in Italia oggi

Ogni volta che il capo della protezione civile italiana Angelo Borrelli si affaccia in conferenza stampa alle 18, nel corso di questa emergenza sanitaria che sta colpendo il nostro Paese, ci aspettiamo sempre che arrivino delle buone notizie. Cosa ci dicono i dati sul coronavirus in Italia oggi? Una serie di notizie positive e di notizie negative, come sempre, anche in questo 6 marzo 2020.

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Coronavirus in Italia oggi, cosa c’è di positivo

Partiamo, ovviamente, dai dati nudi e crudi per questa giornata. Oggi si sono registrati nuovi casi di contagio e nuove morti per coronavirus: 3.916 i malati 197 i morti e 523 guariti alla data del 6 marzo, accorpando tutti i dati di questi ultimi giorni, da quando è scoppiata l’emergenza nelle zone rosse.

Leggendo questi dati e confrontandoli con le notizie di ieri, notiamo subito un trend positivo: l’aumento dei casi positivi è (in proporzione) più contenuto di ieri, nonostante un numero molto alto di tamponi. Il 4 marzo, ad esempio, i nuovi positivi erano 587, ieri i nuovi positivi erano 769, oggi 778. Non c’è stata, insomma, quella forchetta evidente che si è registrata tra il 4 e il 5 marzo. Sempre alla voce buone notizie, poi, occorre dire che l’aumento dei guariti (+26%) è consistente, anche se è inferiore a quello di ieri (+138 ieri, +109 oggi).

Coronavirus in Italia oggi, cosa c’è di negativo

Le note dolenti riguardano i ricoverati, tra cui quelli in terapia intensiva. Vale appena la pena notare che tra i casi positivi ci sono anche quelli che vengono curati in isolamento nelle proprie abitazioni. Solo i casi più gravi prevedono l’ospedalizzazione. Da questo punto di vista si è registrato un +33.4% rispetto alla giornata di ieri. Anche i decessi viaggiano sulle stesse percentuali: +33% rispetto a ieri.

Proprio questi ultimi due dati, che fanno registrare un incremento soprattutto nella Regione Lombardia, contribuiscono a creare ulteriori preoccupazioni sulla tenuta del sistema sanitario regionale.

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