Cosa significa che l’Oms ha dichiarato il coronavirus «emergenza globale»
30/01/2020 di Redazione
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha rilasciato delle dichiarazioni molto importanti. La notizia, già anticipata nei giorni scorsi ma adesso diventata ufficiale, è che l’Oms ha dichiarato il coronavirus emergenza globale.
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Coronavirus emergenza globale, la dichiarazione dell’Oms
«Nelle ultime settimane – ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus – abbiamo assistito alla nascita di un patogeno precedentemente sconosciuto, che si è trasformato in un focolaio senza precedenti e che è stato accolto da una risposta senza precedenti. Come ho detto più volte dal mio ritorno da Pechino, l’organizzazione si congratula per le misure straordinarie che la Cina ha preso per contenere l’epidemia 2019nCoV, nonostante il grave impatto sociale ed economico che tali misure stanno avendo sul popolo cinese».
🚨BREAKING🚨
“For all of these reasons, I am declaring a public health emergency of international concern over the global outbreak of #2019nCoV.”-@DrTedros
— World Health Organization (WHO) (@WHO) January 30, 2020
Senza una reazione tempestiva gli effetti sarebbero stati molto più devastanti: «Ormai – ha proseguito il direttore – avremmo visto molti altri casi al di fuori di Cina – e probabilmente morti – se non fosse stato per gli sforzi del governo e i progressi che hanno fatto per proteggere la propria gente e la gente di tutto il mondo».
La dichiarazione coronavirus emergenza globale si è resa necessaria non tanto per i casi finora documentati all’interno della Cina, ma per quelli che si sono diffusi in altri Paesi del mondo. Nella fattispecie, 98 casi in 18 Paesi al di fuori della Cina, nessuno di questi mortale. La dichiarazione dell’Oms serve soprattutto per fare in modo di accelerare lo sviluppo di vaccini, terapie e diagnostica;
contrastare la diffusione di voci e disinformazione; visualizzare i piani di preparazione, identificare le lacune e valutare le risorse necessarie per scegliere, isolare e curare i casi e prevenire la trasmissione; condividere dati, conoscenze ed esperienze con l’OMS e il mondo.
«L’unico modo per sconfiggere questa epidemia – ha sottolineato il direttore – è che tutti i paesi lavorino insieme in uno spirito di solidarietà e cooperazione. Stiamo tutti uniti e possiamo solo fermarlo insieme».