Ancora insulti sul web per il corazziere nero durante le consultazioni

Lo abbiamo visto anche nel corso della giornata di ieri, nella seconda tornata di consultazioni che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha svolto al Quirinale. Il corazziere nero, ragazzo originario del Brasile che è entrato a far parte del corpo di guardia del capo dello Stato a inizio 2017, ha sorvegliato per qualche ora la porta d’ingresso della sala delle vetrate, dove Mattarella ha ascoltato le varie forze politiche in vista della probabile formazione di un nuovo governo o, al contrario, di un ritorno alle urne.

Corazziere nero, insulti razzisti per lui

Nel 2019, il ragazzo originario del Brasile è diventato corazziere: i requisiti per entrare nel corpo speciale dell’Arma dei Carabinieri riguardano sia l’aspetto fisico (in modo particolare l’altezza), sia il percorso di formazione che è stato affrontato fino a questo momento. Si tratta di eccellenze nell’ambito dell’Arma e come tali dovrebbero essere trattate, senza pregiudizi di sorta.

Invece, nel corso della giornata di ieri sul web si è assistito ai soliti commenti razzisti nei confronti del corazziere nero. Diversi utenti sui social network hanno parlato con disprezzo della sua presenza in favore di camera, nel corso delle diverse dirette televisive dal Quirinale proposte sui social network. C’è chi ha parlato di «un corazziere che non mi sembra di buon auspicio», chi ha ironizzato definendolo un «Ferrero Rocher in omaggio ai capigruppo convocati». Tra i vari commenti si registrano anche quelli di chi, nella migliore retorica sovranista del «ci rubano il lavoro», ricorda che «io sono a casa mentre questo qui sta in quella posizione».

La denuncia sui social dei commenti razzisti nei confronti del corazziere nero

In tanti hanno fatto notare questa ondata d’odio, tra gli altri il collaboratore di Wired e di diverse altre testate Simone Fontana. La valanga di commenti non si è arrestata nemmeno in un momento istituzionalmente drammatico come questo. Segno, forse, che non ci meritiamo nulla di diverso rispetto a quello che abbiamo avuto fino a questo momento.

(FOTO dall’account Twitter di Simone Fontana)

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