Coprifuoco in Lombardia, la richiesta di comuni e regione

Potrebbe scattare da giovedì 22 ottobre

19/10/2020 di Gianmichele Laino

Comuni e Regione Lombardia lo hanno deciso al termine di un vertice andato in scena nella giornata di oggi. Con l’avanzare dei numeri del contagio – nella giornata di oggi si sono arrestati soltanto di fronte al canonico decremento dei test causati dalla pausa domenicale – la regione più colpita d’Europa nella prima ondata ha deciso di non poter sostenere una nuova, prepotente diffusione del contagio all’interno dei suoi confini. Per questo i sindaci, rappresentati dal presidente locale dell’Anci Mauro Guerra, e il presidente Attilio Fontana hanno chiesto il coprifuoco in Lombardia.

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Coprifuoco in Lombardia, la scelta dei sindaci e di Fontana

La richiesta, ora, dovrà essere trasmessa al governo attraverso il ministro della Salute Roberto Speranza. Evidentemente, le misure messe in campo dall’ultimo dpcm firmato nella serata di ieri – dopo la conferenza stampa del presidente Giuseppe Conte – sono state considerate troppo deboli dagli enti locali lombardi. Da qui la decisione di riunirsi e di richiedere un’azione forte da parte del territorio.

Il risultato dovrebbe essere un coprifuoco notturno che, partendo da giovedì 22 ottobre, andrebbe a coprire l’orario compreso tra le 23 e le 5 del mattino. Un orario che nella sua prima parte prevede anche la frequentazione di ristoranti, locali, bar, cinema e altri luoghi legati all’intrattenimento. Delle deroghe – com’è naturale – saranno previste invece per chi lavora in quella fascia oraria e per altri motivi contingenti (ad esempio quelli di natura sanitaria).

Coprifuoco in Lombardia, le motivazioni della scelta

La decisione è stata presa alla luce di alcune proiezioni del comitato tecnico-scientifico che opera in regione: gli esperti, infatti, hanno rilevato che – con un andamento simile a quello dell’ultima settimana – il numero dei contagi in Lombardia sarà tale da provocare 4mila ricoveri in più in ospedale e, tra questi, almeno 600 ricoveri in terapia intensiva alla fine del mese.

Una situazione che potrebbe non essere sostenibile per il sistema sanitario regionale e che, pertanto, richiede un intervento più deciso che possa in qualche modo limitare la portata del contagio e dare un po’ di respiro alle strutture sanitarie che sono nuovamente in emergenza.

Speranza dà il via libera al coprifuoco in Lombardia

Il ministro ella Salute Roberto Speranza si è detto pronto ad assecondare le richieste del governatore della Lombardia Attilio Fontana, sentito in serata, e del sindaco di Milano Beppe Sala (anche con lui ha avuto un’interlocuzione telefonica). Parziale lockdown possibile anche per i negozi, soprattutto nelle giornate di sabato e domenica: le istituzioni locali, infatti, avrebbero richiesto questa particolare limitazione di orario per tutte le attività commerciali che non siano rivenditrici di generi alimentari e di beni di prima necessità. Possibili, dunque, chiusure nel week-end per negozi di abbigliamento, di articoli sportivi, di gioiellerie e di altre attività simili: le saracinesche abbassate ridurranno di conseguenza la circolazione di persone nel fine settimana.

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