Il Viminale e i controlli sulla distanza di un metro in aziende, negozi e supermercati con gli ispettori del lavoro

15/04/2020 di Enzo Boldi

Entrano in campo anche gli ispettori del lavoro. Lo prevede l’ultima circolare del Ministero dell’Interno, firmata dal capo di gabinetto – il prefetto Matteo Piantedosi -, sull’applicazione degli ultimi provvedimenti inseriti nel DPCM dello scorso 10 aprile. Ci sarà un controllo distanza nei supermercati, nelle aziende e nei negozi per evitare l’aumento del numero dei contagi all’interno di queste attività. Le autocertificazioni aziendali, invece, saranno controllate dalla Guardia di Finanza.

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Nella circolare del Viminale, dunque, si fa riferimento al ruolo dell’Ispettorato del Lavoro che, in collaborazione con le Aziende sanitarie locali, dovranno verificare che all’interno dei settori di attività aperti – per il momento solo quelli fino al 3 maggio, ma la misura potrebbe estendersi anche con l’inizio delle fatidica fase-2 – vengano rispettati i principi di sicurezza: dalla distanza interpersonale di almeno un metro all’utilizzo dei dispositivi di protezione (guanti e mascherine).

Controllo distanza nei supermercati, arrivano gli ispettori del lavoro

«Per quanto riguarda gli esercizi commerciali la cui attività non è sospesa, il provvedimento ribadisce l’obbligo di assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto di beni, raccomandando, altresì, l’applicazione delle misure di sicurezza», è scritto nel testo della circolare pubblicata sul sito del Ministero dell’Interno. Nulla di nuovo, insomma, ma si tratta di una specifica che viene sottolineata qualche paragrafo più sotto.

La circolare del Viminale

«I prefetti potranno chiedere la collaborazione dei competenti servizi delle Aziende Sanitarie Locali ed avvalersi del supporto delle articolazioni territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ai fini del controllo sulle modalità di attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali e più in generale, sull’osservanza delle precauzioni dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori».

(foto di copertina: da circolare del Ministero dell’Interno)

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