Giuseppe Conte ha aggiornato tutti i leader di opposizione sul coronavirus, solo Salvini non gli ha risposto

Giuseppe Conte inedito a Live-Non è la D’Urso, la trasmissione domenicale della prima serata di Canale 5. Barbara D’Urso, in collegamento con la sala operativa della protezione civile, ha parlato con Giuseppe Conte, che ha dato istruzioni agli italiani su come comportarsi in questa fase di emergenza, cercando anche di tranquillizzare i cittadini che – visto l’assalto ai negozi di Milano e di tutta la Lombardia – sembrano davvero in preda al panico. C’è stato spazio anche per uno scontro Conte-Salvini coronavirus, con il presidente del Consiglio che ha lanciato un messaggio al leader della Lega.

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Conte-Salvini coronavirus, lo scontro: «Il leghista è stato l’unico che non mi ha risposto»

Giuseppe Conte ha spiegato anche di aver coordinato le sue azioni di governo con tutte le forze politiche, comprese quelle d’opposizione: «Ho avuto un lungo colloquio con Giorgia Meloni, che si è detta disponibile a collaborare in questa fase di emergenza. Ieri ho cercato di telefonare anche al presidente Silvio Berlusconi, che tuttavia nella giornata di sabato è stato irraggiungibile – ha detto Conte -. Lui, però, con molta cortesia, mi ha richiamato questa mattina e ha apprezzato il fatto che lo avessi cercato per dargli ragguagli sulla situazione. Ha messo a disposizione dell’Italia i suoi gruppi parlamentari, per gestire insieme questo particolare momento. L’unico che non mi ha risposto – ha detto infine Giuseppe Conte – è stato Matteo Salvini, a cui ho anche inviato diversi messaggi. Con lui ho lavorato per 15 mesi: so che è solito comportarsi così».

Non si è fatta attendere la replica del senatore della Lega che, da giorni ormai, sta picconando il governo sulla gestione del coronavirus, perché – a suo modo di vedere – l’Italia avrebbe dovuto chiudere immediatamente le frontiere nei primi giorni dei contagi, a fine gennaio: «Conte e i suoi ministri non devono chiedere scusa a me per tutti gli insulti che mi hanno rivolto in questi giorni, questo non mi interessa. Devono chiedere scusa a 60 milioni di Italiani per non averli difesi e protetti. Scusarsi, e poi dimettersi». Una posizione che di certo non aiuta a unificare il Paese in un momento delicato come questo.

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