Come la Merkel ha fatto capire che la strada verso il Recovery Fund sarà lunga e tortuosa

13/07/2020 di Redazione

Una strada lunga e tortuosa. I Paesi frugali contro quelli mediterranei. E la Germania, con il semestre di turno di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, farà da ago della bilancia ancora una volta. The last dance di Angela Merkel non sarà il passo d’addio. La cancelliera, a breve, terminerà la sua pluridecennale esperienza politica. E lo farà presentandosi in posizione di forza sulla strada che porta al Recovery Fund. Lo ha capito molto bene Giuseppe Conte che, nonostante abbia tenuto il punto sulle richieste italiane all’Unione Europea, ha incassato la fermezza della cancelliera tedesca.

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Conte-Merkel, cosa si sono detti a Berlino

Angela Merkel ha alternato bastone e carota nel vertice bilaterale con il presidente italiano. Ha detto, ad esempio, che nonostante l’Italia sia stata tra i Paesi più colpiti dal coronavirus, ha risposto con la disciplina dei cittadini che, adesso, non dovranno abbassare la guardia, visto il momento delicato, con questa estate anomala e il virus che ancora sta circolando.

Sulla risposta europea, Angela Merkel è stata molto chiara. Non ha ceduto quando Giuseppe Conte ha detto che il piano di ripresa deve essere ampio e collaborativo, dal momento che c’è in ballo l’esistenza stessa del mercato comune europeo.

Conte-Merkel, ancora divergenze sul Recovery Fund

Ha affermato che il piano di Charles Michel, presidente del consiglio europeo, è molto positivo. Si tratta di un avvertimento lanciato tra le righe: secondo questo piano, infatti, deve essere la commissione europea a valutare il piano di investimenti dei singoli Paesi per erogare i fondi. Sono condizionali che all’Italia piacciono poco. Giuseppe Conte ha provato a farlo capire, ma la Merkel è sembrata decisa ad andare verso la propria strada.

Il Recovery Fund da 750 miliardi messi a disposizione per i vari Paesi dell’Unione Europea al fine di superare la crisi economica da coronavirus non sarà qualcosa che si svilupperà nei prossimi giorni. Il voto non arriverà subito, così come l’intesa tra i vari stati membri. L’incontro di Berlino tra il presidente del Consiglio e la Cancelliera lo ha reso evidente.

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