La Verità definisce Giuseppe Conte un «ducetto»

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La prima pagina del quotidiano di Maurizio Belpietro

Qualcosa non torna. C’erano quotidiani che gridavano allo scandalo quando buona parte del mondo politico nostrano inveiva contro Matteo Salvini dopo la fuorviante richiesta – si trattava di parole, non di una istanza formale – di ‘pieni poteri’. Stessi giornali che hanno esaltato il presidente ungherese Viktor Mihály Orbán per la sua presa di potere nel suo Paese. Ora, però, i dpcm firmati dal Presidente del Consiglio italiano portano quotidiani come La Verità a parlare di un Giuseppe Conte ducetto.



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È questo il titolo in prima pagina, e a nove colonne, che compare nell’edizione di oggi – 29 aprile 2020 – del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro. «I complici del ducetto». Il riferimento, come si può notare dagli articoli che compaiono sfogliando il giornale, è a Giuseppe Conte e ai suoi dpcm che buona parte dell’opposizione – e alcuni costituzionalisti – ritengono incostituzionali.



Conte ducetto, il titolo de La Verità del 29 aprile 2020

Un riferimento, neanche troppo velato, al duce per eccellenza Benito Mussolini. Insomma, i quotidiani sovranisti e ultranazionalisti, usano quel nome da sempre accreditato al padre del fascismo in Italia per additare l’attuale presidente del Consiglio dei ministri. E, all’interno del quotidiano, si parla di Marta Cartabia e Matteo Renzi che, nelle ultime ore, si sono espressi contrari al ricorso dei dpcm per la gestione della fase-2 in questo momento di emergenza sanitaria in Italia.



L’editoriale di Maurizio Belpietro

Maurizio Belpietro, nel suo editoriale, critica proprio le prese di posizione sia del leader di Italia Viva che del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che non hanno ancora fatto cadere questo governo o, almeno, non hanno ancora ‘silurato’ Giuseppe Conte. Lo stesso direttore che difendeva la presa di posizione di Salvini ed esaltava Orbán definendolo ‘il risanatore’.

(foto di copertina: da prima pagina de La Verità del 29 aprile 2020)