Conte al Senato dice che oggi la situazione è diversa da marzo
L'informativa del Presidente del Consiglio dei Ministri al Senato
21/10/2020 di Gianmichele Laino
Giuseppe Conte al Senato ha dato la sua informativa sulla gestione dell’emergenza sanitaria, in una giornata piuttosto cruciale per la diffusione dell’epidemia in Italia, con 4mila contagi in 24 ore in Lombardia e con alcune ordinanze ulteriormente restrittive rispetto a quelle nazionali. Un passaggio che è stato evidenziato dall’intervento del presidente del Consiglio a Palazzo Madama: «Le misure devono preservare il carattere di omogeneità e di coerenza rispetto all’emergenza. In questi ultimi giorni e in queste ultime ore, ci sono delle regioni che hanno seguito l’iter per misure più restrittive: non possiamo escludere che altri territori oltre a Lombardia e Campania possano attuarlo».
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Conte al Senato e la sua informativa sulla gestione della pandemia
Giuseppe Conte fa poi appello alla responsabilità individuale per ridurre le occasioni di contagio, evitando spostamenti non necessari. «Se saremo disposti oggi ad affrontare questi piccoli sacrifici – ha ricordato Conte -, domani eviteremo misure più impattante».
Il presidente del Consiglio si è poi soffermato sugli aspetti economici della gestione della pandemia: «Il comitato tecnico-scientifico ci ha garantito di stabilire le condizioni di sicurezza nei posti di lavoro. I dati economici di quest’anno risultano più confortanti che nelle attese. Gli indicatori economici del secondo e del terzo trimestre sono migliori di altri partner europei. Quelle misure prese ci consentono di evitare chiusure su tutto il territorio nazionale, di evitare le chiusure nelle scuole e nelle attività produttive. Dobbiamo dare una risposta diversa rispetto a quella della scorsa primavera»
Il premier spiega perché, secondo lui, l’attuale situazione è diversa rispetto a quella di marzo: «All’inizio non disponevamo di mascherine, terapie intensive e test diagnostici. Non conoscevamo le procedure di base per affrontare questa sfida. Per questo adesso la situazione è molto diversa: vorrei ringraziare tutti gli operatori sanitari che sono in prima fila in questa dura battaglia e vorrei anche ringraziare le donne e gli uomini della protezione civile».
Infine, parla dei progressi che il Paese ha fatto nella gestione della pandemia, non senza proteste da parte delle opposizioni: «A breve distribuiremo 30 milioni di mascherine al giorno e siamo uno dei pochi Paesi al mondo, se non l’unico, a distribuire gratuitamente una mascherina al giorno per ogni studente. Abbiamo investito miliardi negli uffici pubblici, nei trasporti e nelle università per garantire situazioni di sicurezza in questi luoghi». Ma un passaggio c’è stato anche sui sindaci: «Abbiamo predisposto una direttiva ai prefetti che assicura piena operatività per supportare gli enti locali a effettuare eventuali chiusure di piazze e strade dalle ore 21, come previsto dall’ultimo dpcm». E chiude anche sulla scuola: «Le attività didattiche in presenza non saranno sospese: lo dobbiamo ai nostri ragazzi».