Conte: «Il governo non scarica le responsabilità, pronti a richiudere se il contagio sale»

Nella serata di ieri, sabato 17 maggio, Giuseppe Conte si è presentato per la prima volta davanti ai giornalisti fisicamente per rendere conto del massiccio decreto su cui Mattarella ha apposto la firma. Da lunedì 18, ormai la notizia è ufficiale, l’Italia torna a vivere. Con tutte le precauzioni del caso, si intende. «Le misure della Fase 1 hanno prodotto i risultati attesi, quindi si può ripartire, con fiducia e senso di responsabilità», ha chiarito il premier. Il punto fondamentale, come già si era stabilito e come è stato ribadito, sarà il rapporto con le regioni: ognuna dovrà assumersi le proprie responsabilità e, qualora necessario, il governo potrà operare nuove chiusure basandosi sulla variazione dei dati.

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Cosa cambia da lunedì 18 maggio

Da domani ci sarà la possibilità. con mascherine e distanza sociale, di ricominciare a fare tutto nell’ambito della propria regione. Via libera agli incontri con gli amici, quindi, e stop alle autocertificazioni per circolare. Le riaperture sono moltissime, a partire da vendite al dettaglio e servizi per la cura della persona (parrucchieri e barbieri, estetisto, ristoranti, pizzerie, bar, gelaterie, pasticceri e pub). Riprendono gli allenamenti degli sport di squadra – compresi quelli della serie A – e le funzioni religiose; prevista la riapertura degli stabilimenti balneari.

Dal 3 giugno mobilità tra regioni e con l’Europa

Dati permettendo, la mobilità tra regioni riprenderà il 3 giugno. Fino ad allora, per spostarsi nelle altre regioni rimangono valide le regole in vigore finora: autocertificazione e comprovate necessità saranno ancora da rendere note. Dal 3 – se tutto procede come dovrebbe e la curva epidemiologica rimane sotto controllo – dovremmo poter tornare a viaggiare liberalmente tra le regioni e il nostro paese dovrebbe anche riaprire le frontiere con il resto d’Europa. «Non possiamo aspettare il vaccino», ha sottolineato Conte, riaprendo quindi l’Italia al turismo. Dal 25 maggio prevista la riapertura di piscine, palestre e centri sportivi e dal 15 giugno anche teatri e cinema dovrebbero tornare ad operare regolarmente.

La questione Lombardia, «zona di rischio medio»

Per quanto riguarda la Lombardia, stando al monitoraggio il rischio è medio. Non manca un appello diretto ai cittadini lombardi – e a tutti gli italiani in generale – perché si osservino le misure di distanziamento sociale e si faccia quanto stabilito per prevenire una nuova diffusione del contagio. Parole dirette anche a coloro che ancora attendono provvedimenti economici: «Sono consapevole che non potrà essere la soluzione di tutti i mali, però stiamo dando una mano», in riferimento al Decreto Rilancio. Al lavoro su un Decreto Semplificazione, con il preciso scopo di semplificare passaggi burocratici e amministrativi. Dopo si lavorerà sul piano europeo per la ripresa definitiva dell’Italia. Per quanto riguarda l’app Immuni, Conte ha annunciato che la sperimentazione partirà a giorni.

(Immagine copertina dalla conferenza stampa di Conte)

 

 

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