La sottosegretaria alla Sanità: «Al Trivulzio non sono state rispettate le disposizioni di non far entrare i contagiati»

16/04/2020 di Redazione

C’era una indicazione molto precisa in merito alla gestione delle RSA da parte del ministero della Sanità. Ed era quella, valida su tutto il territorio nazionale, di non far entrare in alcun modo i pazienti contagiati all’interno delle strutture. Anche le persone con pochi sintomi, anche in quelle strutture che potevano beneficiare di padiglioni distaccati dal resto del presidio. E invece, a quanto pare, il ministero della Sanità ha appurato che il Pio Albergo Trivulzio – dove si è registrato un numero di decessi anomalo anche nel corso di un’emergenza sanitaria come quella del coronavirus – non avrebbe rispettato queste disposizioni.

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A dirlo è la sottosegretaria al ministero della Salute, Sandra Zampa, ai microfoni della trasmissione Circo Massimo su Radio Capital: «Erano state date disposizioni a tutti di non far entrare possibili contagiati. Invece così è avvenuto – ha detto la sottosegretaria -. Il virus non vola nell’aria, qualcuno deve averlo portato. Bisogna verificare se sono stati fatti tutti i controlli possibili. Le disposizioni erano valide per tutti, non solo per la Lombardia. Sia l’Istituto Superiore di Sanità che una circolare del Ministero imponevano di controllare l’ingresso di possibili casi positivi. Invece lì c’è stato un numero di decessi anomalo, molto alto. Si tratta di una materia molto delicata».

Una questione davvero al limite, dal momento che le RSA hanno avuto fasi molto controverse nella gestione dell’emergenza coronavirus. E il sottosegretario Zampa non risparmia critiche alle corse in avanti della regione Lombardia, anche su un tema come quello del contenimento del contagio all’interno delle case di riposo.

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