La reazione di Consip alla puntata di Piazzapulita sugli appalti per le mascherine

02/04/2020 di Redazione

C’è un altro aspetto, oltre a quello umano, sull’emergenza coronavirus che la trasmissione Piazzapulita di Corrado Formigli ha voluto indagare. Si tratta delle procedure che hanno portato il nostro Stato a dotarsi di apparecchiature e presidi medico-chirurgici in un momento di emergenza, vista la carenza – in così grande numero – nel nostro sistema sanitario nazionale. Nell’anticipazione fornita da Piazzapulita, si parla di un servizio realizzato da Nello Trocchia e Sara Giudice che hanno indagato su uno degli appalti Consip per la fornitura di mascherine.

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Consip e mascherine, l’inchiesta di Piazzapulita

In modo particolare, sotto la lente d’ingrandimento del programma, è finito un appalto per sette milioni di mascherine vinto dall’imprenditore Salvatore Micelli: «Fornirò presto mascherine all’Italia. Incensurato? No sono stato condannato» – ha detto l’imprenditore ai giornalisti, in riferimento alla sua condanna per calunnia e in merito a un’altra vicenda giudiziaria del 2018, legata a erogazioni pubbliche ricevute per imprese inesistenti. L’imprenditore ha detto che per quanto riguarda le indagini si difenderà nel merito. Intanto, porterà avanti la fornitura di mascherine.

Consip e mascherine, la precisazione dell’agenzia

La Consip, l’agenzia unica che si occupa degli appalti in Italia, ha inviato in serata una nota in cui fornisce precisazioni su quanto affermato dalla trasmissione Piazzapulita: «Consip – si legge nella nota – ha svolto procedure di urgenza di selezione dei fornitori garantendo, da un lato, la massima trasparenza e dall’altro, la celerità dell’azione, con aggiudicazione fatta in 3-4 giorni dalla pubblicazione».

Poi, l’agenzia ha precisato: «Una parte rilevante del lavoro di Consip è la prevenzione di frodi o altre irregolarità. Al riguardo i controlli circa la regolarità dei fornitori hanno consentito di escludere quelli non in possesso dei requisiti di qualità e professionalità richiesti, segnalando prontamente i fatti alle Autorità competenti. L’azione pur nell’emergenza è sempre attuata nel rispetto del Codice degli Appalti, anche per ciò che concerne l’esclusione dei fornitori per determinati reati o altre evidenze».

Infine, Consip ha chiarito che il pagamento per la fornitura, in ogni caso, non verrà effettuato se non successivamente all’esito dei controlli e delle nuove verifiche effettuate.

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