Di Maio al veleno contro Salvini: «Nel 2008 salvò i Benetton, poi arrivò il Papeete: era un loro alleato»

Un post su Facebook quasi rabbioso di Luigi Di Maio contro Matteo Salvini sul tema delle concessioni Autostrade. Alla vigilia di una giornata che potrebbe essere interlocutoria per quanto riguarda la revoca della gestione di Autostrade ad Aspi, la controllata della famiglia Benetton, l’ex capo politico del Movimento 5 Stelle è tornato sull’argomento attaccando pesantemente il leader della Lega, accusato di essere un vero e proprio alleato della famiglia Benetton.

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Concessioni Autostrade. Di Maio, il duro affondo contro Salvini

Di Maio ha fatto una breve cronistoria di quanto accaduto nell’ultimo ventennio all’interno delle istituzioni politiche in relazione alla famiglia Benetton. Secondo il ministro degli Esteri, infatti, oltre a un contributo politico della famiglia Benetton alla Lega nel 2006, nel 2008 – nel corso del governo Berlusconi – un emendamento cosiddetto ‘salva Benetton’ ha consentito alla famiglia di continuare a gestire Autostrade, secondo Di Maio, senza nemmeno avere l’obbligo di eseguire importanti opere di manutenzione.

Ecco il passaggio: «Il 29 maggio 2008 arriva in parlamento il decreto legge numero 59, ma in quel decreto viene ficcato nottetempo l’emendamento salva Benetton. Il decreto diventa legge grazie al voto di Salvini e della Lega».

Di Maio accusa Salvini di aver tentennato sulle concessioni Autostrade

Nella seconda parte del post, invece, Luigi Di Maio ha attaccato il presente, dopo il crollo del ponte Morandi. Secondo l’allora ministro del Lavoro, proprio Matteo Salvini – nel momento in cui il M5S aveva chiesto la revoca delle concessioni per Autostrade – aveva iniziato a temporeggiare, opponendosi, mettendosi di traverso, trovando delle scuse. Il tutto fino ad arrivare all’estate dello scorso anno, quella del Papeete, 12 mesi dopo il crollo del ponte del Morandi quando Matteo Salvini diede la spallata decisiva al governo giallo-verde.

Poi l’affondo: «Mentre noi chiedevamo di togliere le autostrade ai Benetton, lo ricordo bene, Salvini temporeggiava e c’era sempre un “ma” o un “però” ad ostacolare il processo – ha continuato Di Maio -. Sempre un tentennamento. I Benetton avevano nel governo un alleato su cui contare, visto che la Lega continuava a dichiarare di non voler procedere con la revoca, mentre noi facevamo il possibile per fare giustizia».

Infine la chiusura: secondo Luigi Di Maio non è giusto che Matteo Salvini chieda chiarezza sulle concessioni Autostrade, quando in passato questa stessa chiarezza non veniva spesa quando si trovava al governo. «Il dolore delle famiglie delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi è ben impresso nella mente di ognuno di noi – ha concluso Di Maio -. Ed è impossibile dimenticarselo. Andiamo avanti per loro».

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