A Torino è andato in scena il primo concerto «in 5G» | VIDEO

Il "The Garden of Forking Paths" ha avuto il suo fulcro all'interno del Grande Salone dei Ricevimenti di Palazzo Madama, ma ha coinvolto musicisti sparsi per la città e sincronizzati al millesimo di secondo

10/11/2021 di Enzo Boldi

Il primo esperimento è riuscito e ci sono diverse opportunità affinché sia riproposto anche nel prossimo futuro. Il primo concerto “connesso” in 5G a Torino è un evento epocale per l’Europa della transizione digitale. Martedì 9 novembre, infatti, la città della Mole ha ospitato il primo evento musicale che prevedeva l’interazione a distanza tra i diversi elementi che hanno dato vita un vero e proprio spettacolo sincronizzato al millesimo di secondo. E la riuscita di tutto ciò si può vedere nel video pubblicato su Facebook di Chiara Foglietta, nuova assessora alla Cultura nella capoluogo piemontese dopo l’elezione del neo-sindaco Stefano Lorusso.

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The Garden of Forking Paths” (del direttore d’orchestra torinese Andrea Molino) ha avuto il suo fulcro centrale all’interno del Grande Salone Ricevimenti di Palazzo Madama. Lì, infatti, erano presenti i sei musicisti che fanno parte del Fiari Ensemble di Torino – diretto da Marilena Solavagione – insieme ad alcuni giovani attori diplomati del Teatro Stabile del capoluogo piemontese.

Gli altri, i quattro sassofonisti del SaXemble di Zurigo, erano invece “connessi” – attraverso la tecnologia di connessione ultra-veloce 5G e seguiti da una telecamera Rai anch’essa connessa attraverso il 5G – e hanno suonato all’unisono, in pieno ritmo con i “presenti in sala”, mentre passeggiavano per le strade della città della Mole.

Concerto 5G Torino, i musicisti “connessi” a distanza per l’evento

Il delay – il cosiddetto “ritardo” tra gli elementi interconnessi – è stato irrisorio e quasi impercettibile: si tratta, infatti, di una sincronizzazione che nel peggiore dei casi non supera i tre centesimi di secondo. Una differenza che non è percepibile dall’orecchio umano. E, come si può vedere e ascoltare dal video, la riuscita di questo primo esperimento di concerto 5G Torino è stata più che soddisfacente. E gioiscono i vari attori protagonisti che hanno organizzato e preso parte a questo evento inserito all’interno del progetto europeo denominato “5G-Tours“.

L’innovazione tecnologica (e digitale)

Il concerto 5G Torino è stato realizzato in collaborazione tra il Comune Piemontese, la Fondazione Torino Musei, la Rai, Fondazione Torino Musei, LiveU e le aziende Tim ed Ericsson. Un mix di esperienze e innovazioni che hanno permesso, sotto l’egida di chi ha dato vita all’evento, il direttore d’orchestra e compositore Andrea Molino: «L’utilizzo delle più avanzate tecnologie della comunicazione verso una nuova idea di spettacolo dal vivo. In questo caso la tecnologia non è solo “al servizio” dell’idea spettacolare, ma contribuisce in modo attivo e integrato alla definizione di un vero e proprio nuovo linguaggio artistico, rendendo di fatto possibile un modo nuovo di concepire un evento dal vivo. La configurazione tecnologica sviluppata in questo progetto infatti non solo consente la soluzione di problemi tecnici fondamentali, come appunto la sincronizzazione in diretta di performers che si trovano in luoghi anche molto distanti l’uno dall’altro e la necessità di una comunicazione estremamente precisa tra di essi e la regia centrale, ma, di conseguenza, mette a disposizione situazioni e possibilità fino ad oggi di fatto non utilizzabili; capaci per di più di aprire al pensiero artistico un mondo nuovo e inesplorato».

(foto di copertina: da pagina Facebook di Chiara Foglietta)

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