Comunali, il Pd vara la piattaforma per le primarie online

La reazione di Carlo Calenda

22/01/2021 di Redazione

Il Pd varerà, entro la fine di febbraio, una piattaforma per consentire alle città che ne avranno necessità, di svolgere le primarie online per la scelta dei candidati sindaco. Lo ha detto all’agenzia Ansa Stefano Vaccari, responsabile dell’organizzazione del Pd. Lunedì 25 gennaio è in programma una riunione con i segretari delle federazioni interessate dal voto amministrativo che servirà anche per raccogliere indicazioni e mettere a punto i dettagli. La piattaforma per le primarie online interessa moltissime città: a primavera si voterà (sempre che il governo non decida di far slittare le elezioni a settembre) a Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e molti altri capoluoghi di provincia. «Quella delle primarie online sarà una possibilità che i territori possono avere, per osservare il nostro statuto. Il Pd ha dato incarico a una società esterna di lavorarci, l’obiettivo è quello di essere pronti per fine febbraio, così da poter organizzare, per chi lo vorrà, nel mese di marzo», ha detto Vaccari. Il tema è molto sentito in alcune città, soprattutto quelle dove manca ancora un’indicazione sul candidato sindaco. La pandemia da Covid-19, infatti, sconsiglia di organizzare le primarie per la scelta del candidato sindaco in maniera tradizionale. Da qui la scelta di una via online, che, secondo i vertici del Pd, non confligge con lo statuto, ma che avrà, ovviamente, un regolamento molto diverso rispetto alle primarie tradizionali. Secondo la prima idea, che dovrà essere discussa e approvata, per votare alle primarie ci si dovrà registrare in anticipo e si riceveranno le credenziali per esprimere un voto online. «Esistono ormai sistemi di sicurezza che consentono una modalità di voto di questo tipo. Negli ultimi mesi, a causa della pandemia, il Pd ha eletto alcuni segretari territoriali in modalità telematica. Stiamo lavorando per trovare forme che garantiscano anche a chi ha meno dimestichezza con la tecnologia di esercitare il diritto di voto», ha concluso Vaccari. Le ipotesi, da questo punto di vista, sono quelle di un’assistenza tecnica per chi ne ha bisogno, ma non si esclude anche l’apertura di un seggio fisico in ogni città che sarebbe però riservato a categorie particolari. L’incontro di lunedì 25 gennaio servirà anche per approfondire tutti questi dettagli operativi.

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Mancava Rousseau. Ora c’è anche quello. Forse sarebbe bastato chiedere la condivisione a Casaleggio”, ha scritto su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda, commentando la notizia della piattaforma online varata dai Dem per le primarie a Bologna.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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